Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo ha dato ragione al Comune di Montallegro in riferimento alla contesa giudiziaria con al centro l’impianto per il trattamento e recupero della frazione organica. Nel 2017 la ditta “Catanzaro costruzioni Srl” aveva ottenuto dalla Regione, in particolare dal dipartimento del territorio e dell’ambiente nonché dai vari dipartimenti regionali deputati al rilascio delle autorizzazioni, i provvedimenti autorizzativi per la realizzazione di un impianto integrato per il trattamento e recupero di frazione organica da raccolta differenziata (Ford) da realizzarsi nel Comune di Montallegro. Tali provvedimenti autorizzativi sono stati contestati, in un primo momento e sotto vari profili, in sede di conferenza dei servizi dal Comune di Montallegro sebbene all’esito di detta istruttoria veniva rilasciato, in favore della “Catanzaro costruzioni Srl”, parere favorevole.
Conseguentemente il Comune di Montallegro, con il sindaco Giovanni Cirillo e con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, ha impugnato davanti al Tar di Palermo tutti i provvedimenti. Gli avvocati hanno rilevato il mancato rispetto della distanza minima di 3 chilometri tra il realizzando impianto ed il centro abitato dello stesso comune, come delimitato con apposita delibera commissariale. Con ordinanza del maggio 2022, a fronte delle censure mosse dagli avvocati Rubino e Airò nell’interesse del Comune di Montallegro, il Tar Palermo ha fissato l’udienza di merito.
Il Tar, con ordinanza del maggio 2023, ha disposto la verificazione dei luoghi finalizzata all’accertamento dell’effettiva distanza dell’area destinata all’impianto dal centro abitato. Ha anche nominato verificatore il preside della facoltà di ingegneria e architettura dell’Università Kore di Enna che ha delegato l’ingegnere Mariangela Liuzzo. Ha poi rinviato la discussione della causa nel merito all’udienza del 17 gennaio 2025. Dall’analisi grafica e planimetrica condotta dallo stesso risulta che l’effettiva distanza dell’area destinata all’impianto dal centro abitato di Montallegro è inferiore alla soglia dei 3 chilometri. Con sentenza di oggi, il Tar, oltre ad annullare gli atti impugnati, ha condannato le amministrazioni alle refusione delle spese di lite in favore del Comune ricorrente.
“Avevamo ragione – ha detto il sindaco Giovanni Cirillo (nella foto) -. L’impianto che la ditta Catanzaro voleva costruire sul nostro territorio non rispettava le condizioni di legge. Il Paur concesso dalla Regione era viziato alla radice ed era stato concesso dall’Assessorato in violazione di normative che nessuno voleva vedere sebbene l’avessimo ribadito più volte. Il Tar di Palermo accogliendo il ricorso del Comune ha riconosciuto fondate tutte le censure che erano state sollevate inizialmente dalla Pro Loco e successivamente dalla mia Amministrazione”.
“La distanza di legge dal centro abitato non era rispettata, i vincoli ricadenti sull’area non erano rispettati e il Tar se n’è accorto – ha aggiunto il primo cittadino -. Ha annullato il Paur e tutti gli atti presupposti. Sin da candidato alle elezioni per la carica di Sindaco avevo promesso che la problematica dei rifiuti che ha segnato per anni il comune di Montallegro sarebbe stata l’assoluta priorità della mia azione amministrativa perché ho vissuto il disagio dei miei concittadini, ho patito le conseguenze ambientali già legate alla presenza della nota mega discarica e la costruzione di un nuovo mastodontico impianto – che era pronto ad essere realizzato in violazione di legge – avrebbe ulteriormente compromesso la vocazione turistica di un territorio che deve essere tutelato e rilanciato per le straordinarie risorse che possiede”.
“Mi sento di ribadire ai concittadini montallegresi che con la mia Amministrazione si è voltato finalmente pagina e questo successo corale, ottenuto con il sostegno dei tanti che hanno creduto nella mia persona, ne costituisce la conferma. Rivolgo un ringraziamento particolare alla Pro Loco, ai suoi legali, ai tecnici che hanno con loro collaborato perché è stato grazie allo loro lodevole iniziativa, promossa già prima del mio insediamento, quando tutto sembrava veramente impossibile, che ho trovato tracciata la strada che, oggi, dopo tre anni, ha portato a questo risultato che il Tar ha certificato, ha concluso il sindaco Giovanni Cirillo.
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