Il “Gigante” sarà visibile e potrà essere ammirato da più zone.

E’ ormai questione di poco tempo e il Telamone si metterà in piedi. Dopo anni di studi, di ricerche e di restauri il “Gigante” dell’antica Akragàs è quasi pronto a rialzarsi all’interno della Valle dei Templi di Agrigento, sarà visibile e potrà essere ammirato da più zone. Il Telamone del Tempio di Zeus ha una lunghezza di almeno 12 metri ed è una delle più celebri della Valle, fino a poco tempo fa, si trovava “distesa” tra le rovine. Il cantiere è ancora operativo, ma manca davvero poco allo scopertura del telo che copre il Telamone di pietra, oggetto di anastilosi, la tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme i pezzi originali di una costruzione andata distrutta. Gli archeologi hanno ricostruito la scultura, pezzo dopo pezzo, e il cantiere è rimasto aperto per permettere agli studiosi e ai visitatori di assistere alla rinascita di una delle rare statue gigantesche del mondo greco rimaste fino ai giorni nostri. Il Gigante è stato ricostruito combinando blocchi originali conservati nell’area del tempio, scoperti già nel 1920. Sono stati utilizzati quasi un centinaio di frammenti che appartenevano ad almeno otto diversi Telamoni. Il progetto è dell’architetto Carmelo Bennardo, con un passato al Parco dei Templi e attuale direttore del Parco di Siracusa. A breve la cerimonia di inaugurazione alla quale è prevista la presenza anche del presidente della Regione, Renato Schifani. Il Telamone sarà anche il simbolo di una città che guarda al futuro, al 2025 quando sarà Capitale Italiana della Cultura. L’Ente Parco ha investito nell’operazione per l’innalzamento del nuovo Telamone risorse per circa 500 mila euro che comprendono anche la musealizzazione dell’area del tempio di Zeus e l’impianto di illuminazione notturna del monumento.
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