Spunta l’ex ministro, l’agrigentino Angelino Alfano, nel toto- governatore. Il suo nome si fa strada nel campo moderato e con maggiore insistenza nelle ultime settimane. Il ritorno in politica dell’avvocato agrigentino è una suggestione che fa presa tra i centristi e sarebbe gradita tra le professioni. Ma per molti componenti il centrodestra, il nome non sarà definito almeno fino all’esito delle primarie del centrosinistra. L’insofferenza, come riporta La Repubblica, è nell’aria. Il segretario regionale degli autonomisti Roberto Di Mauro è volato a Roma per spingere la candidatura dell’ex assessore alla Sanità in giunta con Raffaele Lombardo, Massimo Russo. Ma la dinamica resta nazionale. Saranno Meloni, Berlusconi e Salvini a definire quale partito esprimerà il candidato alla presidenza in Lombardia, nel Lazio e in Sicilia. L’obiettivo è arrivare a una sintesi prima possibile, anche alla luce della corsa in solitaria di Cateno De Luca, che ha annunciato un cammino di dieci giorni da Fiumedinisi fino a Palermo. E Musumeci? “La coalizione è già un fatto. Il problema è ricostruirla”, ha detto nei giorni scorsi il govenrnatore in merito alla possibilità di avere una coalizione di centrodestra per le regionali in Sicilia a novembre. “Il centrodestra non può essere solo una somma aritmetica – ha sottolineato -. Deve essere un comune sentire, una comune strategia, un comune linguaggio pur nella diversità delle singole forze politiche”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
