Sono stati giorni di incertezze e tante domande. Il programma ufficiale presentato alla Bit, divulgato ma mai presentato alla stampa (diversamente dagli anni scorsi) e il silenzio da parte degli organizzatori. Tutto questo ha generato negli agrigentini il dubbio: ma la festa del Mandorlo si farà davvero? Ieri sera una riunione fiume che ha detto “sì”, la manifestazione si svolgerà. Tutto ruotava attorno ai contributi economici e i costi sono stati ridotti drasticamente. Il parco archeologico assicurerà la somma di 200mila euro, 30 mila euro arriveranno dalla tassa di soggiorno, altri 30 mila dall’assessorato regionale, la restante parte sarà finanziata con gli incassi dei biglietti degli spettacoli.
Oggi a lavoro per gli impegni di spesa.
Esibizioni sono previste al Palacongressi, Teatro Pirandello e Tempio della Concordia. Per l’assessore Costantino Ciulla “era impensabile che la kermesse non si svolgesse , anche con una riduzione delle spese sarà una grande manifestazione”.
Tutto, dunque, è pronto per il 75esimo “Mandorlo in fiore”, dal 5 al 12 marzo prossimi, che torna dopo tre anni di stop dovuti alla pandemia. Albania, Arabia Saudita, Armenia, Bulgaria, Cile, Croazia, Egitto, Georgia, Grecia, India, Italia, Kenya, Kirghizistan, Corea, Malesia, Macedonia, Polonia, Romani, Serbia, Spagna, Thailandia e Uzbekistan: questi i gruppi che prenderanno parte al Festival internazionale del folclore. Al Festival internazionale “I bambini del mondo”, giunto alla 20esima edizione, parteciperanno Bulgaria, India, Corea, Lituania, Macedonia, Messico, Panama, Perù, Sri Lanka e Turchia. La kermesse rispetterà le caratteristiche degli anni passati, almeno per quanto riguarda i momenti più significati. Una delle novità è che la fiaccolata dell’amicizia non si svolgerà, come avviene da anni, il mercoledì ma venerdì 10 marzo.
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