Scrivere un libro è un’esperienza intensa, personale, quasi catartica. Ma una volta completato il manoscritto, per chi decide di non affidarsi a un editore tradizionale, inizia una nuova fase: l’auto-pubblicazione. Pubblicare da sé il proprio libro significa diventare, oltre che scrittori, anche editori, grafici, comunicatori e, soprattutto, esperti di marketing editoriale. L’iter da seguire è apparentemente semplice, ma ogni passo nasconde insidie se non si affronta con consapevolezza.
Per prima cosa, occorre editare professionalmente il testo, cioè sottoporlo a una revisione accurata: grammaticale, stilistica e strutturale. Questo è un passaggio che non può essere trascurato, pena una pessima impressione sul lettore. Dopo la revisione, si passa all’impaginazione: qui entrano in gioco scelte tecniche come il formato, il font, l’interlinea, che influenzano non solo l’estetica ma anche l’esperienza di lettura. Infine, va creata la copertina, una delle parti più importanti in assoluto. Poi arriva il momento della stampa, e qui iniziano le decisioni operative più importanti, sia a livello economico che di marketing.
Stampa online: comoda, accessibile e sostenibile
Una delle scelte più pratiche e intelligenti per un autore indipendente è optare per cercare qualche buon portale con una vantaggiosa offerta per la stampa di libri online. Negli ultimi anni, questo settore è cresciuto esponenzialmente, offrendo soluzioni personalizzate, costi contenuti e una gestione semplice dell’intero processo. Un esempio? Bitprint, una tipografia online dov’è possibile richiedere diverse tipologie di stampa, fra cui anche quella dei libri. In modo facile e intuibile, in pochi click è possibile scegliere la tipologia di rilegatura, il formato, la carta e tutti i dettagli per il risultato così come lo si è immaginato. Su siti come Bitprint è possibile stampare anche poche copie alla volta, evitando così inutili sprechi, sia economici che ambientali. Questo approccio si chiama Print on Demand: si stampa solo ciò che serve, quando serve.
Le piattaforme online mettono a disposizione strumenti intuitivi per scegliere formato, tipo di carta, finitura della copertina, rilegatura, e così via. Inoltre, molte di queste realtà offrono anche servizi aggiuntivi come l’attribuzione del codice ISBN, la distribuzione su Amazon e la possibilità di vendere il proprio libro in formato eBook. È un sistema economico e flessibile, perfetto per chi pubblica per la prima volta e non vuole correre troppi rischi iniziali.
Ma attenzione: la facilità di accesso non deve illudere. Ogni decisione ha delle conseguenze, soprattutto se non si è preparati o informati. Il passo tra un libro autoprodotto di qualità e un prodotto poco professionale è sottile, e spesso è la stampa a fare la differenza.
Gli errori più comuni da evitare nella stampa di un libro
Quando si stampa un libro in autonomia, l’entusiasmo può giocare brutti scherzi. Uno degli errori più frequenti è sottovalutare la leggibilità del testo: scegliere caratteri troppo piccoli, oppure impaginazioni scomode, può rendere faticosa la lettura e scoraggiare anche il lettore più motivato. È fondamentale fare delle prove e chiedere feedback prima di mandare tutto in stampa.
Un altro aspetto spesso trascurato è la qualità della carta. Una carta troppo leggera può sembrare economica e poco solida, mentre una carta troppo spessa può aumentare i costi inutilmente. Bisogna trovare il giusto compromesso, pensando sempre al tipo di pubblico e all’esperienza che si vuole offrire.
Ma l’errore più grave, e purtroppo molto frequente, riguarda la copertina. È incredibile quanto spesso si sottovaluti questo elemento: una copertina scadente, poco curata o semplicemente anonima può letteralmente uccidere il potenziale di un libro. Anche se il contenuto è eccellente, un titolo poco efficace o una grafica poco accattivante porteranno molti lettori a ignorarlo. La copertina è il primo strumento di marketing che abbiamo, e va trattata con la massima attenzione.
Il titolo, inoltre, deve essere pensato con intelligenza: deve incuriosire, comunicare il genere, evocare emozioni. Troppo spesso si scelgono titoli generici, poco evocativi, che non aiutano a distinguersi nel mare di pubblicazioni disponibili. È un peccato enorme vedere un buon libro penalizzato da una presentazione scarsa.
Ogni scelta è marketing
Chi decide di autopubblicarsi deve sapere che ogni singola decisione è un’azione di marketing. Dalla scelta della dimensione del font alla grafica della copertina, tutto comunica qualcosa al lettore. Non basta scrivere bene: bisogna saper presentare il proprio lavoro in modo professionale, credibile e coerente.
Il consiglio più importante che posso dare, dopo aver pubblicato il mio primo libro, è questo: non abbiate fretta. Prendetevi il tempo di informarmi, confrontarvi, sperimentare. Perché anche l’opera migliore può passare inosservata se non è confezionata nel modo giusto. E nel mercato editoriale, oggi più che mai, forma e contenuto devono camminare insieme.
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