Il Gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, al posto di una pena detentiva, ha applicato il decreto penale di condanna con un’ammenda di 200 euro (160 euro se il pagamento sarà effettuato nel termine di 15 giorni dalla notifica del decreto), nei confronti di A.G.M., trentenne di Agrigento ma residente a Favara, indagato del reato di procurato allarme presso l’Autorità. Accolte le richieste del difensore, l’avvocato Monica Malogioglio.
La vicenda risale al 6 febbraio dell’anno in corso. Il giovane, dall’utenza telefonica a lui in uso ha chiamato il 115 della Centrale operativa dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, segnalando un incendio di un appartamento a Favara in piazza Don Giacomo Alberione e poco più tardi, un secondo rogo di una caldaia nella stessa strada, così rendendo necessario anche l’intervento dei carabinieri della locale Tenenza, i quali nell’immediatezza hanno accertato l’inesistenza di incendi.
I militari, dopo alcune indagini e grazie al numero di telefono rimasto memorizzato, non hanno avuto difficoltà a risalire presto alle generalità del responsabile. Quindi lo hanno denunciato.
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