Donare è un’azione benefica che fa bene a sé stessi e agli altri. Non si tratta infatti solo di un gesto solidale nei confronti del prossimo, soprattutto verso le persone più svantaggiate, che contribuisce a portare sostegno là dove serve e nel momento in cui serve, ma è anche un vero e proprio toccasana per chi lo fa, in quanto migliora l’umore, gratifica e ha un effetto positivo sul benessere personale.
Inoltre, si tratta di un’azione che prevede importanti benefici fiscali: sostenere Onlus, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni non governative (ONG) e Cooperative Sociali, comprese le donazioni a MSF, garantisce detrazioni fiscali sia ai privati che alle Aziende.
Donare a Medici senza Frontiere, a tal proposito, permette a questa Organizzazione non governativa, che opera in tutto il mondo da oltre 50 anni, di proseguire con successo il proprio impegno nel salvare vite e fornire soccorso sanitario e assistenza a persone a cui il diritto alla cura non è garantito.
Detrazioni fiscali per donazioni: persone fisiche
Per incentivare le persone a fare donazioni alle Associazioni no profit sono state introdotte detrazioni fiscali di due differenti tipologie, che consistono nella detrazione o deduzione dal reddito imponibile in fase di compilazione del 730 durante la Dichiarazione dei Redditi.
La detrazione si traduce in una riduzione dell’imposta lorda a carico del contribuente, in misura del 30% e per un massimo di 30.000 euro. La deduzione va invece a portare in diminuzione il reddito complessivo calcolato prima dell’imposta ai fini IRPEF: non ha limite assoluto, ma rientra entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.
Solo le Organizzazioni di Volontariato possono far applicare ai propri donatori una detrazione del 35%, sempre per un massimo di 30.000 euro di donazione.
Detrazioni fiscali per donazioni: Aziende
Anche le Aziende possono contare su benefici fiscali se si rendono protagoniste di una donazione a un Ente no profit, che prevedono una deduzione senza alcun limite economico fino a un massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato. Inoltre, nel caso in cui la deduzione supera il reddito complessivo dichiarato dall’Azienda, è possibile farla figurare nelle dichiarazioni successive, fino a un massimo di 4 anni dopo l’avvenuta donazione.
Questi sgravi fiscali valgono per le donazioni in denaro, ma anche per la beneficenza fatta tramite merci, materie prime e beni fisici destinati a un’Associazione no profit per svolgere la propria attività, a patto che questi abbiano un valore attestato (se supera i 30.000 euro) e che la donazione risulti in un atto scritto.
Come ottenere la detrazione fiscale in seguito a una donazione
Per ottenere la deduzione o detrazione in seguito a una donazione verso un’Associazione no profit, è necessario seguire alcune regole. Prima di tutto, è obbligatorio conservare la documentazione che attesti l’effettiva avvenuta della donazione, che deve essere rigorosamente fatta in modo certificato e dimostrabile (bonifico, assegno bancario, carte di credito e carte prepagate, mai in contanti).
La richiesta deve essere fatta tramite 730, nel quadro E “Oneri e spese” e deve essere anche inserito il codice fiscale dell’Ente beneficiario.
Detrazione e deduzione non sono cumulabili: questo significa che, prima di procedere, è necessario capire quale formula è più conveniente in base al proprio reddito (in linea generale, con reddito superiore a 29mila euro conviene quasi sempre la deduzione).
La detrazione è inoltre ammessa anche in caso di raccolta fondi, ma non quelle promosse da società private, in quanto la donazione avviene tramite intermediario e non è riconosciuta ai fini fiscali.
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