La provincia di Agrigento da sola raccoglie oltre il 50% degli atti intimidatori registrati lo scorso anno sul suolo siciliano, la prima provincia più colpita in Italia per numero di casi censiti nel 2024. E’ il drammatico dato che emerge dal 15esimo Rapporto “Amministratori sotto tiro” presentato dall’associazione Avviso Pubblico, la rete degli enti locali contro mafie e corruzione. Dal 2010 al 2024, sono stati censiti 5.716 atti intimidatori, di minaccia o violenza contro sindaci, assessori, consiglieri comunali o municipali, dipendenti e funzionari degli enti locali.
Una media impressionante: 381 intimidazioni l’anno, 32 al mese, una al giorno. Di questi 913 atti si sono verificati in Sicilia, un dato che fa dell’Isola la regione più colpita dal 2010 al 2024. Le province più colpite sono Palermo, 223 casi, Agrigento 188 e Catania 103. Sono 213 i Comuni colpiti in Sicilia nel corso del quindicennio, il 54% del totale presenti nella regione. La fotografia del 2024 conferma quanto il fenomeno sia tutt’altro che in remissione: 328 gli episodi censiti nell’anno, in aumento del 4% rispetto al 2023.
I Sindaci, colpiti nel 61% dei casi. Ma non solo. Sono stati vittime anche assessori, consiglieri, funzionari e perfino candidati alle elezioni amministrative, la cui esposizione alle intimidazioni è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente. Anche per l’anno 2024 la Sicilia ha un triste primato: è nuovamente la prima regione per minacce censite.
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