“Girgenti Acque una portaerei, la prima azienda per numero di dipendenti e per volume di affari, truffati anche gli utenti”. Le indagini su Girgenti Acque – l’ente gestore del servizio idrico in provincia di Agrigento – sono durante quasi quattro anni sono state svolte dai carabinieri del Noe di Palermo, dalla Dia di Agrigento e dalla Guardia di finanza, coordinati dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella. Le investigazioni, che si sono avvalse di attivita’ di intercettazioni, di comunicazioni e di consulenze tecniche in materia contabile ed ambientale, ricostruisce la Procura di Agrigento, hanno “disvelato una potente azione di lobbying e la creazione di un vasto sistema di corruttele volto ad eludere i controlli degli enti preposti – scrivono dalla Procura – . Falsi in bilancio ed un sistema di accentramento degli appalti in capo alle imprese del presidente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque, Marco Campione, hanno permesso allo stesso di operare in regime di monopolio con relativi guadagni. L’ omissione della dovuta attivita’ di depurazione delle acque – sostiene la Procura di Agrigento – ha anche creato un danno ambientale da quantificare. L’ illecito addebito agli utenti dei relativi costi non sostenuti, completano un quadro probatorio eterogeneo e complesso”. Per il Pm che ha parlato ai microfoni dei cronisti a margine della conferenza stampa, Marco Cambio capo indiscusso dell’associazione. GUARDA IL VIDEO
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