Siamo a quota 75 indagati, l’inchiesta della procura di Agrigento sulla lobby politico-affaristica attorno al patron di Girgenti Acque si allarga. I militari del nucleo di polizia economica finanziaria di Agrigento si sono recati negli uffici del Comune di Canicattì, per acquisire documenti relativi ai rapporti di debito e credito con la società dell’imprenditore Marco Campione. Un avviso di garanzia e’ stato notificato all’ex sindaco del centro agrigentino, Vincenzo Corbo. Le indagini coordinate dal procuratore Luigi Patronaggio (FOTO) e dai sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo (FOTO) e Paola Vetro avrebbero fatto emergere un trattamento di favore da parte della passata gestione del Comune di Canicattì nei confronti di Girgenti Acque.
Nei giorni scorsi, un avviso di garanzia aveva raggiunto anche l’ingegnere Bernardo Barone, il direttore generale dell’Ato, l’ente chiamato a vigilare sulla gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento.
Al momento, i reati ipotizzati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla truffa, alla ricettazione, ai reati ambientali. Uno degli indagati, il prefetto Nicola Diomede, è stato rimosso subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia.
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