Gli impianti di depurazione, sequestrati nell’agosto del 2017 tornano ad essere gestiti da Girgenti acque. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha dichiarato chiusa l’amministrazione giudiziaria disposta per alcuni impianti di depurazione all’epoca gestiti dalla società idrica agrigentina e ne ha affidato, quindi, la gestione agli attuali commissari straordinari Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell’Aira.
Com’è noto, i Commissari sono stati nominati dal Prefetto, Dario Caputo, per la straordinaria e temporanea gestione della convenzione relativa al servizio idrico integrato per la provincia di Agrigento, a seguito della certificazione antimafia di natura interdittiva emessa nei confronti di Girgenti acque il 16 novembre 2018.
Si tratta, in particolare, degli impianti a servizio dei Comuni di Agrigento – Villaggio Mosè – Contrada Sant’Anna e Fontanelle, Canicattì, Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana (ex Eas e Fossa delle Canne), Raffadali e Realmonte.
Gli impianti, nel periodo che va dal mese di febbraio al mese di agosto 2016, erano stati sottoposti a sequestro preventivo e quindi restituiti a Girgenti acque quale gestore del servizio idrico integrato, con facoltà d’uso e con l’osservanza di specifiche disposizioni da attuare entro un termine prestabilito.
Tuttavia, la gestione del concessionario Girgenti acque in pendenza del termine assegnato non dava i suoi frutti, anzi finiva per amplificare le carenze del sistema di gestione e controllo da parte della predetta società. Pertanto, nel luglio 2017 il Giudice per le Indagini Preliminari attribuiva l’amministrazione giudiziale degli impianti alla Regione Siciliana – Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti, che provvedeva incaricando dell’incombenza propri dirigenti e funzionari.
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