La Questura di Agrigento, attraverso la Divisione Polizia Anticrimine, in base all’analisi dei suoi precedenti penali e di polizia, nonché per le ultime condotte, che evidenzierebbero una certa “pericolosità sociale” ha avanzato richiesta di applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale, a carico di un medico di Agrigento di 66 anni.
Nei mesi scorsi era stato rinviato a giudizio, per le accuse di violenza sessuale, lesioni aggravate, porto ingiustificato di arma fuori dalla propria abitazione e maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale.
Il 66enne, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, avrebbe costretto la moglie, islamica, di oltre 30 anni più giovane, a fare sesso nelle ore del giorno durante il Ramadan, facendole violare le regole del suo credo religioso.
L’udienza si terrà davanti al Tribunale di Palermo – sezione misure di prevenzione – il prossimo 8 giugno. Il medico, lo scorso anno, era stato già raggiunto anche dal divieto di avvicinamento alla moglie.
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