Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta, ha inflitto la condanna ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, e 800 euro di multa, a carico di Antonio Canzoneri, 25 anni, di Agrigento, e 1 anno e 8 mesi, e 1.000 euro di multa, per Giuseppe Camilleri, 22 anni di Agrigento (attualmente detenuto per altri reati). Entrambi sono stati ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso, e il solo Camilleri anche di resistenza a Pubblico ufficiale. Accolte le richieste della Procura della Repubblica, rappresentata in aula dal Vpo Manola Cellura. Canzoneri è difeso dall’avvocato Alba Raguccia, mentre Camilleri dall’avvocato Serena Gramaglia.
La vicenda risale alle ore notturne dell’8 gennaio di tre anni fa. I due agrigentini sarebbero stati notati da alcuni abitanti della via Pietro Nenni (ex porta di Mare), ad Agrigento, mentre stavano cercando di portarsi via una Fiat Cinquecento, ma disturbati dall’arrivo improvviso di un uomo, se la sono date a gambe levate. I due, percorse alcune centinaia di metri hanno notato una seconda Fiat Cinquecento, e in questo caso riuscendo a sottrarla, per poi allontanarsi. Pensavano di averla fatta franca, ed invece, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri si sono messi all’inseguimento dei fuggitivi.
Camilleri che si trovava alla guida della Cinquecento, con manovre spericolate, è riuscito momentaneamente a dileguarsi. Riconosciuti dai militari nelle ore successive a loro carico scattò la denuncia.
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