Importante sviluppo nel consiglio comunale di Agrigento, con l’adesione della consigliera Claudia Alongi a Forza Italia. Con questa decisione, il gruppo del partito in aula Sollano si rafforza ulteriormente, raggiungendo quattro membri: insieme alla Alongi, fanno parte del gruppo Antonino Costanza Scinta, Mario Fontana e il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Civiltà.
Nel comunicato ufficiale, Claudia Alongi ha spiegato il suo passo con queste parole: «Aderisco al gruppo politico di Forza Italia, condividendone i valori, le idee e il progetto politico per lo sviluppo di Agrigento, della Sicilia e del nostro Paese. Dopo un’attenta riflessione e un confronto costruttivo con esponenti locali e regionali del partito, primo tra tutti il coordinatore provinciale e vice segretario regionale, onorevole Riccardo Gallo, ho deciso di compiere questo passo con l’intenzione di contribuire con maggiore efficacia al lavoro amministrativo in Consiglio comunale. Ritengo che Forza Italia rappresenti oggi il punto di riferimento più concreto per una politica moderata, seria e liberale. Ringrazio il partito per la fiducia accordatami e confermo il mio impegno quotidiano al servizio di Agrigento, con spirito di collaborazione, trasparenza e responsabilità».
Il passaggio della Alongi è stato supportato dalla regia di Riccardo Gallo, che sta coordinando la riorganizzazione di Forza Italia in provincia. «Con grande soddisfazione accogliamo in Forza Italia l’amica Claudia Alongi. La sua adesione rappresenta un momento di crescita e rafforzamento per il nostro territorio e il partito, con l’obiettivo di contribuire attivamente al progresso della comunità locale attraverso i valori e le politiche di Forza Italia», ha dichiarato Riccardo Gallo, insieme all’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo.
L’intenzione dichiarata dalla Alongi di contribuire “con maggiore efficacia al lavoro amministrativo” sembra suggerire una critica implicita all’attuale assetto del governo cittadino. In un contesto come quello di Agrigento, dove le appartenenze politiche sono spesso soggette a cambiamenti, questa adesione potrebbe anche essere vista come una mossa in vista delle amministrative del 2026.
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