Archiviato lo sweep – ovvero due vittorie su due – nel derby contro Capo D’Orlando, la Fortitudo Agrigento prepara con convinzione e grinta il doppio impegno lontano dal proprio fortino che la vedrà contrapposta, questa domenica, alla Benacquista Latina e, in quella successiva, alla Reale Mutua Torino.
In vista di questo mini tour de force, l’imperativo è quello di continuare a dare il massimo, anche perché Latina è un parquet notoriamente ostico per i biancazzurri che non tornano corsari dal PalaBianchini dal novembre del 2015.
Tra le certezze su cui si potrà contare, c’è sicuramente la straordinaria compattezza del gruppo con dieci giocatori iscritti a referto domenica scorsa; tra questi, Giuseppe Cuffaro che ha messo a segno i primi punti stagionali e la new entry Giovanni Veronesi che – con sette punti – ha siglato il suo primo career high in biancazzurro.
Latina è attualmente fuori dalla zona playoff.
Sul versante opposto, i nerazzurri agli ordini di coach Franco Gramenzi finora hanno avuto un rendimento discontinuo: a fine 2019 hanno inanellato una striscia di cinque sconfitte consecutive, mentre nel 2020 il bilancio è di due vinte e due perse (l’ultima sconfitta in ordine di tempo è maturata contro la Reale Mutua Torino).
I laziali hanno lasciato a desiderare anche tra le mura amiche uscendo vincitori solamente sei volte su dieci; attualmente occupano il nono posto a quota 18 punti, fuori dalla zona playoff e appare evidente che, a questo punto della stagione, altri passi falsi non sono consentiti.
Latina gioca una pallacanestro di grande intensità offensiva e, non a caso, ha il quarto attacco del girone ovest con la media di 76.6 punti a partita; tuttavia – come già accaduto nelle stagioni precedenti – si conferma debole nella propria metà campo incassando 77 a partita con la terzultima difesa.
E proprio qui potrebbe esserci una delle chiavi tattiche del match: per spuntarla sulla Benacquista, i biancazzurri, forti del terzo attacco (77.3 punti di media realizzati) e di una delle migliori difese del girone (73.8 punti di media subìti), dovranno scrollarsi di dosso la sindrome che ne ha limitato fortemente il proprio potenziale lontano dal PalaMoncada e provare a prendersi i due punti.
Mad Mike: Michael Moore
Nativo della North Carolina, ala grande (203cm x 95kg), classe ’94, “Mad Mike” Moore si è aggregato ai nerazzurri ai primi di gennaio.
Fino a quel momento, lo statunitense era stato sotto contratto con la Virtus Roma, dove aveva iniziato la stagione, ma un rendimento troppo discontinuo ha chiuso in anticipo l’esperienza capitolina.
Per caratteristiche tecniche ricorda molto Jeff Brooks: possiede fisicità sotto canestro, ma può aprire il campo grazie alle discrete qualità balistiche (36% dall’arco).
Attualmente mette a referto 8.8 punti a partita con 3.5 rimbalzi.
Probabile starting five: Romeo, Pepper, Bolpin, Moore, Ancellotti.
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