Smaltita l’adrenalina seguita alla bella e sudata vittoria contro la Reale Mutua Torino, a mente fredda, sorgono spontanee alcune riflessioni.
La prima è che Devis Cagnardi ha plasmato questa Fortitudo veramente bene.
Il coach bresciano sta ridando nuovo entusiasmo a tutto l’ambiente, sta instillando nuove motivazioni e sta cercando di infondere, sorretto anche dai risultati, intensità mentale e consapevolezza ai propri giocatori.
Il match di domenica, infatti, ha messo in luce la capacità di tutto il roster di trovare sempre la giusta energia per ribaltare il risultato.
In particolare, nel terzo e quarto periodo, i biancazzurri hanno messo a segno ben 54 punti, tirandocomplessivamente meglio sia dalla media (63% contro 60%) che dalla lunga distanza (50% contro il 45%) e, tenuto conto della maggiore potenza fisica degli avversari, hanno retto bene a rimbalzo (24 contro 30).
L’unica nota stonata è stata la percentuale di tiro ai liberi (64% contro 88%).
Ad ogni modo, di tempo per rifiatare e riordinare le idee non ce n’è, perché la settimana che si apre prevede un doppio impegno ravvicinato, per di più lontano dal PalaMoncada, che va preso con il giusto piglio.
Si comincia questo mercoledì contro il Basket Bergamomentre sabato sera sarà la volta dell’Eurobasket Roma.
Bergamo: Filotto di sconfitte per i gialloneri che, nel giro di un anno, sono passati dalle zone alte della classifica alla lotta per non retrocedere.
Dopo la splendida stagione 2018/19 culminata con duesemifinali – Coppa Italia e playoff promozione – laBergamo cestistica è tornata di colpo alla realtà.
La compagine giallonera è, infatti, ben lontana da quella spumeggiante e spregiudicata della scorsa stagione.
Una cinquina di sconfitte – l’ultima delle quali maturata in casa contro il Basket Napoli subendo 27 punti di scarto – attualmente la inchioda al dodicesimo posto della classifica a quota quattro punti in coabitazione con l’Orlandina.
Come unica attenuante dell’attuale situazione c’è sicuramente il fatto che, in estate, è stata messa in atto una rivoluzione: la guida tecnica è stata affidata all’esperto coach Marco Calvani, mentre il roster è stato– con la sola eccezione di Zugno – totalmente rinnovato e, per la dirigenza bergamasca, non deve essere stato per niente facile trovare due sostituti del calibro degliamericani Roderick e Taylor.
Per rimpiazzarli, la scelta è ricaduta su due rookies:l’americano Jeffrey Carroll e l’inglese di scuola USADwayne Lautier-Ogunleye, entrambi alla prima esperienza in Europa.
Per gli altri giocatori si è dato ampio spazio alla linea verde con gli innesti di un nutrito gruppo di millennialscome Omar Dieng, Cosimo Costi, Enrico Crimeni e Matteo Parravicini.
Bergamo ha il terzultimo attacco del girone (69.9 punti di media) e la quintultima difesa (76.1 punti di media subìti).
Il filo tattico della squadra dipende dall’estro di Ruben Zugno: all’ex biancazzurro spetta il compito di innescare gli esterni Lautier-Ogunleye, Carroll e Costi, mentre nel pitturato, spetta ai “veterani Davide Bozzetto o, in alternativa, Giovanni Allodi farsi largo tra i difensori.
The Virginian: Jeffrey Carroll
Nativo della Virginia, classe ’94, esordiente in questaLega, Carroll possiede un pacchetto offensivo completo che comprende soprattutto penetrazioni e tiri da fuori(33%); come molti giovani americani appena usciti dal college, deve migliorare soprattutto nei movimenti senza palla.
È comunque dotato di un buon atletismo (198cm x 98kg)e finora non ha deluso le aspettative: con 16.5 punti di media, 5.8 rimbalzi e 1.4 assist è il 13° miglior realizzatore del girone.
Probabile starting five: Zugno, Lauter-Ogunleye,Carroll, Dieng, Bozzetto.
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