Forse pochi ne sono a conoscenza ma il servizio di foresteria è una parte importante del Parco Archeologico Valle dei Templi, perché permette di ospitare un certo numero di persone durante le Campagne di scavi, dagli studiosi ai ricercatori e agli studenti universitari impegnati nei vari stage. Sono infatti molte, le convenzioni che l’Ente Parco ha siglato con alcune importanti università italiane ed estere, ed è giunto il momento di potenziare queste strutture. “Che sono sempre esistite – dice il direttore del Parco, Roberto Sciarratta – in particolare la “foresteria storica”, adattata ad ospitare alcune persone, situata nella zona del cimitero. Adesso abbiamo deciso di ampliare e potenziare la voce “foresteria”, risistemando e arredando, con fondi nostri, alcuni fabbricati rurali di proprietà ricadenti all’interno del perimetro del Parco, per metterli a disposizione di chi ne farà richiesta”.
In alcuni casi il personale scientifico già utilizza gli spazi privati delle camere da letto situate nel Parco, anche per realizzare i propri lavori di scrittura o elaborazione degli studi specifici. Il concetto di convivenza, tra l’altro, per gli scopi del Parco Archeologico Valle dei templi, è sempre stato importantissimo, perché permette, durante le ore di lavoro collettivo e l’assunzione dei pasti, di dialogare tra i diversi studiosi che vi operano, arricchendo con le proprie esperienze anche coloro che partecipano a stage o a periodi di lavoro presso la nostra area archeologica”.
Dunque il Parco ha già individuato alcune strutture, situate in diverse zone dell’area e le sta predisponendo per l’accoglienza, acquistando mobilia ed elettrodomestici. Sono stati individuati piccoli fabbricati, alcuni già pronti e arredati, altri in fase di definizione, che molto presto potranno ospitare fino ad una trentina di persone.
“I fabbricati sono già stati tutti ben individuati – conferma il direttore Sciarratta, mostrando sul computer, attraverso Google map, cinque punti del territorio del Parco dove presto entreranno in funzione le foresterie; da Poggio Meta a San Nicola fino a Casa Sanfilippo e via discorrendo. “Stiamo anche preparando un Bando specifico per l’affidamento di queste strutture ad una società privata esterna, con il compito di gestire le foresterie, accogliere quanti arriveranno nella Valle per i loro studi. O per portare a termine i loro progetti di scavo e saremo anche in grado di ospitare piccole delegazioni a prezzi molto modici, giusto per recuperare le spese di gestione”.
Gli alloggi già arredati sono semplici ma confortevoli. Si tratta di abitazioni doppie con bagno interno fornito di doccia con acqua calda e fredda a tutte le ore del giorno. Alcune camere sono dislocate su più piani; hanno ingresso indipendente e si affacciano su corridoi interni con arcate dai quali si ammira l’area archeologica. L’area delle abitazioni è divisa dal resto della zona archeologica, anche se si comunica sempre attraverso il perimetro del Parco: ciò permette una maggior riservatezza per coloro che sono ospiti della foresteria”
“Così come abbiamo fatto per casa Barbadoro che abbiamo destinato alla promozione dei nostri prodotti a marchio “Diodoros” – continua Sciarratta – daremo le foresterie in gestione a ditte esterne specializzate nel settore dell’ospitalità”.
Tra i vari fabbricati di pertinenza dell’Ente Parco e non utilizzati ricade anche l’edificio che ospitava il vecchio Posto di ristoro. Anche quello diventerà Foresteria?
“No – risponde il direttore – per l’ex Posto di ristoro abbiamo un progetto diverso e intendiamo destinare la struttura a centro culturale permanente, attrezzato e funzionale, utilizzando anche la piazza laterale. Ma questo è un altro discorso – conclude – che affronteremo in un altro momento!”.
LORENZO ROSSO
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