“Non si può confondere un’azione costruttiva e di pungolo con allarmismo. Spingere l’amministrazione ad agire, tenuto conto che a fronte di scadenze incombenti non ci sono atti di riscontro, ritengo sia un mio legittimo dovere, derivante dal ruolo istituzionale assegnatomi democraticamente dai cittadini. Al contrario di chi non risulta eletto, ma è stato nominato in giunta”. Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, risponde all’assessore Francesco Picarella, in merito alla questione legata all’utilizzo dei fondi perequativi, messi a disposizione dalla Regione, per consentire ai Comuni la compensazione in ordine alle minori entrate determinate dall’esenzione o riduzione di Tari, Tosap, imposta sulla pubblicità e Imu, in favore degli operatori economici, enti e associazioni per il periodo in cui le attività, nel corso del 2020, sono risultate sospese o soggette a limitazione a seguito dell’emergenza Covid-19. “Gli uffici finanziari è vero che si sono mossi – chiarisce Spataro – ma Picarella non dice che la macchina si è messa in movimento dopo mia espressa richiesta e dopo espresso contatto telefonico che ho avuto con il dottore Mantione, seguita dall’interlocuzione nei confronti dell’INPA, in riferimento a Tosap ed imposta di pubblicità. In buona sostanza – evidenzia Spataro – ho fatto quello che avrebbe dovuto fare Picarella, il quale ad oggi risulta inesistente politicamente ed amministrativamente. Ma è anche distratto, come testimoniano i suoi comunicati stampa. Ad esempio rispetto a quello sull’emergenza Covid, il suo intervento è stato immediatamente smentito dal suo stesso sindaco. Meno male, aggiugerei io. Il fatto poi che il sottoscritto non era presente in aula al momento dell’approvazione del regolamento, che riguarda la delibera sul riparto del fondo perequativo, cosa significa? Non comprendo la sottolineatura di Picarella, a cui vorrei ricordare che lui, lo scorso anno in piena pandemia, spingeva, seppur in altre vesti, verso la realizzazione della festa del Mandorlo. Poi sappiamo tutti cosa è accaduto e le conseguenze che continua a portarsi dietro l’emergenza sanitaria. Anche sul fronte dei mercatini, il suo indirizzo politico-amministrativo è risultato incomprensibile. Anche in questo caso il sindaco, visto l’allarmante scenario pandemico in corso, ha deciso responsabilmente di bloccare la sua proposta di andare avanti. Infine la Consulta del turismo: lui vorrebbe intestarsi la paternità, ma non è così – afferma Spataro – la verità è ben altra. Se ne deve fare una ragione, così come deve accettare il lavoro e l’operosità dei consiglieri comunali che, pur non percependo un’indennità fissa mensile, si muovono per gli uffici nell’interesse della città. Un apprezzamento al dottore Mantione, dirigente del settore finanziario, – conclude Spataro – che mantiene la barra dritta e permette al Comune di mantenersi a galla malgrado sia ai minimi storici sul piano del personale e lavori dalla mattina alla sera anche per coprire mancanze dell’amministrazione”.
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