Siglato all’Ars un protocollo d’intesa tra la commissione regionale Antimafia e i presidenti dei cinque consorzi siciliani, per una gestione più coordinata di alcuni beni confiscati alla mafia. I consorzi coinvolti sono Polizzi Generosa, Catania, San Giuseppe Jato, Castelvetrano e Favara. Con il protocollo è previsto il riutilizzo sociale ed economico di beni confiscati alla mafia.
Saranno realizzati percorsi di valorizzazione e sviluppo che prevedono il riutilizzo sociale ed economico di beni, al fine di creare un percorso istituzionale condiviso. Il protocollo avrà validità di due anni, fino al febbraio del 2027 e sarà rinnovato tacitamente alla sua scadenza, per altri due anni.
“Una delle idee è quella di far diventare queste commissioni provinciali delle vere e proprie agenzie di sviluppo locale – spiega il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici – la cosa più rilevante è che questi beni possono creare posti di lavoro. Ci sono decine e decine di ragazzi che si sono specializzati e che stanno producendo uva, piuttosto che olio, pasta e questa è la dimostrazione che un bene può diventare non solo un fatto fisico ma un’occasione di lavoro”.
Erano presenti alla firma del protocollo, oltre al presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, anche il presidente del consorzio etneo Girolamo Fazio, quello di Polizzi Generosa, Vincenzo Liarda, di San Giuseppe Jato, Alessandro Cavalli, di Castelvetrano, Francesco Li Vigni, la presidente di Favara, Maria Grazia Brandara, insieme ai componenti della commissione regionale Antimafia, Roberta Schillaci e Giuseppe Castiglione.

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