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Home » Municipio » Firetto: “Darsi meriti che appartengono ad altri non è corretto”, botta e risposta con Vaccaro

Firetto: “Darsi meriti che appartengono ad altri non è corretto”, botta e risposta con Vaccaro

Paolo Picone Di Paolo Picone
28 Dicembre 2020
in Municipio, note ufficiali
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AGRIGENTO. Botta e risposta tra l’ex sindaco Lillo Firetto e la nuova amministrazione della città di Agrigento, sul tema del finanziamento del Parco inclusivo da parte della Regione.

Scrive Firetto: “Apprendiamo dall’assessore Giovanni Vaccaro del finanziamento di un parco giochi inclusivo alla Villa Bonfiglio. Secondo Vaccaro sarebbe frutto della sinergia tra Regione e Comune di Agrigento. Un’affermazione gravissima se fosse vero che l’esito di un bando pubblico fosse deciso a tavolino. Fortuna per lui non è così. Agrigento vince un bando datato agosto 2019 e la delibera 140 di partecipazione al bando è del 22 novembre 2019 e porta le firme della mia Giunta. Darsi meriti che appartengono ad altri non è corretto. Peraltro come si fa a sperare che i cittadini abbiano dimenticato che la partecipazione all’avviso è stata deliberata un anno fa? Sono atti pubblici e basta consultarli. Pensa forse l’assessore che leggerli non importi ad alcuno? Vaccaro peraltro riferisce di lavorare partendo da macerie tra cui ha trovato addirittura questo finanziamento. Non è il primo caso. Costerebbe troppo ammettere, oggi, che macerie non sono ma grandi opportunità? Badi piuttosto la nuova Giunta a non perdere i finanziamenti già ottenuti, come sta rischiando di fare con i fondi di Agenda Urbana. Agrigento non lo merita. Post scriptum: il fatto che sia stato ampliato il plafond non è fatto eccezionale ma è una prassi, quando le risorse a disposizione di chi lancia l’avviso lo consentono”.

Replica Vaccaro: Nella mia comunicazione odierna mi sono limitato a rendere noto, nell’interesse della città e dei cittadini, l’arrivo di un finanziamento regionale di 49 mila euro per la realizzazione di un parco giochi inclusivo. Un finanziamento che si è ottenuto “solo” per l’aumento del fondo da parte dell’assessorato regionale alla Famiglia. Purtroppo senza questo aumento, Agrigento anche questa volta sarebbe rimasto fuori. Il progetto che era stato presentato nel 2019 infatti è finito in coda alla graduatoria e solo così si è potuto recuperare. Circa i finanziamenti di Agenda urbana, sarebbe stato carino conoscerli appena insediati per poterci lavorare subito. Ma non c’è stato un vero passaggio di consegne che ci avrebbe informati sulle azioni da intraprendere con urgenza per cui quello che riusciamo a trovare è solo frutto del lavoro di ricerca che siamo costretti a fare quotidianamente negli uffici comunali e nella posta. Ma vorrei chiudere la vicenda con una affermazione semplice: noi sappiamo che esiste una continuità amministrativa. Ma sappiamo anche che non tutto quello che è stato fatto in passato è andato o sta andando a buon fine. Ce la stiamo mettendo tutta per recuperare quello che di buono c’è stato, ma vogliamo anche programmare la nostra attività per i prossimi cinque o dieci anni. E solo allora possiamo venire giudicati, com’è giusto che si faccia adesso con l’amministrazione passata. Oggi sono trascorsi solo 65 giorni di sindaco e 55 di assessori, mi pare un poco presto per portarci al plotone d’esecuzione. Stiamo lavorando su quello che rischia la scadenza e cominciamo a pensare a quello che faremo nei prossimi anni. Nell’interesse della città bisogna darci tempo.

Firetto torna alla carica: “Sono sorpreso dalla replica del sindaco Miccichè, che fa il pari con la prima aggressione dell’assessore Vaccaro, di cui mi sono molto meravigliato. Ricordo che l’assessore, alle cui accuse ho risposto chiarendo alcuni aspetti relativi al finanziamento del parco giochi inclusivo di Villa Bonfiglio, riferiva di aver trovato solo macerie al suo insediamento. Miccichè aggiunge ancora altri elementi e altre accuse, tornando nuovamente sul passaggio di consegne di Agenda urbana e di altre azioni da intraprendere con urgenza. Voglio ricordare al sindaco, a proposito delle consegne, che gli ho dato la mia disponibilità a dare un resoconto delle attività in corso, senza ricevere alcuna risposta. Una posizione che ho assunto con telefonata diretta e poi pubblicamente. Miccichè dovrebbe rileggere le sue esternazioni pubbliche, prima di affidarle alla stampa, valutando peso e valore delle parole. Lo invito a impostare la dialettica sui toni della coerenza e della lealtà. Preciso che l’unica consegna prevista per legge è quella della verifica di cassa. Bene: Miccichè si è insediato a Palazzo San Domenico con una consegna di cassa pari a + 18 milioni di euro, mentre al mio insediamento nel 2015 trovai – 5 milioni e zero progetti. In un passaggio del suo attacco Miccichè ha correttamente detto che dev’esserci continuità amministrativa: sono d’accordo ed è questa la ragione della mia piena disponibilità. Disponibilità che gli rinnovo, malgrado le polemiche delle ultime ore, insieme al mio staff per spiegare tutto ciò che c’è in campo: non solo Agenda Urbana, quindi, ma anche il progetto Girgenti, le azioni in programma per la spesa della tassa di soggiorno, il progetto Ravanusella, il progetto di via Cesare Battisti e via Atenea, il programma di partecipazione al Contratto istituzionale di Sviluppo e tanto altro ancora. Tornando ad Agenda Urbana, è singolare che Miccichè voglia mettere le mani avanti, quasi che già si fosse arreso dinanzi a un programma di difficile gestione e volesse scaricare ad altri le responsabilità di un possibile fallimento. Va ricordato a Miccichè che il responsabile dell’Autorità di gestione era con il sindaco il segretario generale del Comune, Michele Iacono, e sono certo che, prima di essere sostituito, ha dato la sua piena disponibilità a illustrare tutti i meccanismi in corso, così come anche avrà fatto tutto il personale coinvolto con funzioni specifiche all’interno dell’Autorità Urbana. Serve una guida, è ovvio, di una nave complicata da governare. Ancor più oggi, in piena crisi socio-economica e sanitaria, quando non è consentito sbagliare. Invito infine Miccichè a evitare le aggressioni così come ho evitato io di fare. Esigo lo stesso rispetto che chiede lui, visto che i suoi assessori in più occasioni si affrettano a fare dichiarazioni non rispondenti al vero, facendo leva sui meno informati. È paradossale che si voglia gettare ombre sulla precedente amministrazione nel momento stesso in cui si beneficia del lavoro della mia Giunta. Serve correttezza e lealtà. L’unico obiettivo è far sì che quest’amministrazione riesca a portare avanti le buone cose che erano già in cantiere nell’interesse di una città che deve guardare avanti e non soltanto al quotidiano per il bene di tutti e per il futuro dei nostri figli”.

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