I carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno condotto diverse attività mirate a tutelare le vittime di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di due uomini. In particolare, i militari dell’Arma della Tenenza di Favara sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta alla Centrale operativa per la presenza di un ventinovenne in stato di alterazione che minacciava ed insultava la propria convivente.
I carabinieri giunti nell’abitazione della donna hanno trovato il giovane in possesso di un coltello con una lama di lunghe dimensioni, ed hanno proceduto all’arresto in flagranza in differita dell’uomo, così come previsto dalla nuova normativa del cosiddetto “codice rosso”, in quanto la denuncia della vittima e gli immediati accertamenti hanno permesso di appurare le diverse minacce di morte che lo stesso aveva inviato durante la giornata, tramite messaggi, alla compagna.
È stato sempre a seguito di una richiesta giunta al 112 che i carabinieri della Stazione di Porto Empedocle sono accorsi nell’abitazione di una trentacinquenne empedoclina che stava subendo aggressioni fisiche e verbali dal proprio padre convivente, di 65 anni, successivamente tratto in arresto. In entrambi i casi è stato accertato che le condotte violente erano state reiterate nel tempo.
Il ventinovenne è stato tradotto presso la Casa circondariale di contrada “Petrusa”, mentre l’empedoclino sottoposto agli arresti domiciliari.
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