Chiunque, credo che senta subito di dire che nulla si risolve nella rabbia e con la rissa, anzi! Favara chiede altro. Credo perciò che il bene comune esiga subito un recupero di “coraggio” al fine di realizzare – secondo la volontà che il popolo favarese ha espresso in maniera chiara – una convivenza pacifica tra potere esecutivo assegnato al Sindaco e potere legislativo assegnato al Consiglio Comunale. Una convivenza pacifica, frutto di maturità democratica ed umana, nel rigoroso reciproco rispetto dei ruoli, così come democraticamente deciso dal popolo. E quindi nel pieno rispetto della sovranità popolare che è la base della democrazia; rispetto reciproco al di là della diversità delle legittime opinioni ed aprire così piste nuove di un cammino innovativo di progresso. Favara deve potere essere di esempio, e sono sicuro che lo sarà, nel ritrovare la calma necessaria per unire le forze, ragionare e decidere , deliberare in maniera chiara all’unanimità o a maggioranza, anche variabile, puntando sempre ed unicamente al bene comune. Bene comune. Come sempre ricorda la DSC ( Dottrina sociale della Chiesa). Ed intanto, mai distrarsi dal pensare all’ordinario, all’amministrazione di “routine”, con ancora maggiore attenzione. Il punto che a me pare comune, proprio condiviso, senza ombra di dubbio da tutti i Consiglieri Comunali e dal Sindaco, è quello, non solo di migliorare il servizio dei rifiuti, che riguarda anche la salute fisica dei cittadini tutti, ma anche, possibilmente, di abbassare i costi. Questo è il punto centrale per il quale ognuno deve fare la propria parte con coraggio, onestà intellettuale, nel rispetto della legge, senza furbizie più o meno interessate di alcun genere. Il CC deve fare la sua parte e deliberare. Il Sindaco quello che a Lui compete, nel reciproco confronto ed in collaborazione studiare ed accogliere reciprocamente possibili suggerimenti/accorgimenti per raggiungere l’obbiettivo, preparando bene gli atti… ciascuno (Sindaco ed Assessori) e Consiglieri Comunali di tutti i Partiti e Movimenti…..spiegando tutto al popolo… senza parole inappropriate in libertà, né tanto meno insulti, senza risse, ma sempre nel rispetto e nella ragionevolezza delle decisioni che dal proprio punto di vista servono meglio il bene comune. Quella pagina di cronaca consiliare del 31 maggio u.s., che comunque non deve essere drammatizzata, deve servire per programmare meglio il prosieguo, magari anche chiarendo davvero dal punto di vista strettamente giuridico, se è proprio azzeccata l’espressione che il Sindaco in Consiglio Comunale è solo un “ospite gradito”; o se – (come penso io, così come mi pare anche tanti comuni cittadini) – ha proprio il dovere di partecipare, perché il Consiglio Comunale rappresenta l’intero popolo … lo stesso popolo che lo ha – (specie in questo caso , proprio a Favara!) – largamente eletto, con decisione a chiarissima maggioranza. Non sul filo di lana, – (come talvolta è successo !, ma che comunque in democrazia bisogna sempre con maturità accettare ) – per esercitare il potere esecutivo. Un potere che non è meno importante del legislativo, che potrebbe far restare solo sulla carta anche le migliori decisioni.
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