Emergenza Idrica in Sicilia: Un Problema Strutturale, non Climatico
L’estate 2024 ha portato l’emergenza idrica in Sicilia al centro del dibattito pubblico, con allarmi e dichiarazioni che evocano scenari apocalittici. Tuttavia, dietro questa narrativa superficiale, si nasconde una verità ben più complessa: la crisi idrica in Sicilia non è causata dalla mancanza di piogge, ma da un fallimento sistematico nella gestione delle risorse idriche.
Il Paradosso degli Invasi Limitati
La Sicilia, pur essendo ricca di invasi, è costretta a operare con una capacità idrica ridotta. Su 46 invasi, solo 20 sono collaudati e pienamente operativi, mentre altri 21 soffrono di limitazioni severe, spesso per mancanza di manutenzione o collaudi mai completati. In altre parole, anche se le precipitazioni fossero adeguate, la regione non sarebbe in grado di sfruttare appieno le risorse idriche disponibili.
Questo problema è ben evidenziato nel caso dell’invaso Rosamarina, che, pur avendo una capacità di 100 milioni di metri cubi, può contenerne solo 61,93. Tale limitazione non è un’eccezione, ma piuttosto la norma per molti invasi siciliani. Di fatto, su una capacità teorica di 1.129 milioni di metri cubi, solo 725 milioni sono effettivamente utilizzabili.
Perdite nella Rete Idrica: Un Problema Endemico
Un altro aspetto cruciale riguarda la rete idrica siciliana, che perde in media il 52% dell’acqua immessa, con punte del 75% in alcune zone. Agrigento, ad esempio, è emblematico di questa situazione: la città soffre di interruzioni nell’erogazione dell’acqua per settimane, a causa di una rete idrica urbana talmente degradata che perde quasi tutta l’acqua che vi entra. Questo scenario è comune in molte altre province dell’isola, dove le reti idriche, obsolete e mal mantenute, aggravano la crisi.
La Grande Menzogna: “Non Piove Abbastanza”
La retorica secondo cui la crisi idrica è dovuta alla scarsità di piogge è fuorviante. I dati mostrano che anche negli anni meno piovosi, come il 2023, la quantità d’acqua caduta in Sicilia è stata enormemente superiore alle necessità dell’isola. La vera emergenza, dunque, non deriva dal clima, ma da decenni di inefficienza, superficialità e mancata manutenzione delle infrastrutture idriche.

Interventi a Lungo Termine e la Necessità di un Commissariamento
Per risolvere definitivamente la crisi idrica, è necessario un piano d’azione che includa il rifacimento della rete idrica siciliana e il completamento e collaudo degli invasi. Tuttavia, gli interventi necessari richiedono anni, mentre l’emergenza attuale richiede soluzioni immediate. Una delle misure suggerite è la requisizione dei pozzi privati, ma questa soluzione si scontra con la resistenza politica locale.
A lungo termine, il commissariamento delle opere idriche potrebbe essere l’unica soluzione. Solo un’autorità con poteri straordinari e risorse adeguate potrebbe gestire efficacemente un progetto di tale portata, bypassando l’inerzia delle amministrazioni locali e regionali.
Conclusione
L’emergenza idrica in Sicilia è una crisi creata dall’uomo, non dal clima. È una crisi di gestione, manutenzione e capacità politica. Affrontare seriamente questa emergenza richiede un cambiamento radicale nella gestione delle risorse idriche, abbandonando le false narrazioni sulla scarsità di piogge e concentrandosi su interventi strutturali e soluzioni tecniche a lungo termine. Senza questo cambiamento, la Sicilia continuerà a sprecare una delle sue risorse più preziose, rimanendo ostaggio di un’emergenza idrica artificiale e autoindotta.
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