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Home » evidenza » Emergenza climatica e sicurezza del territorio in Sicilia, riflessione del sindaco di Raffadali

Emergenza climatica e sicurezza del territorio in Sicilia, riflessione del sindaco di Raffadali

2 Ottobre 2025
in evidenza
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Riflessione del sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro

Le condizioni climatiche stanno cambiando in maniera evidente e i nostri territori, in particolare la Sicilia, non sono pronti ad affrontare fenomeni meteorologici sempre più estremi. Le infrastrutture che dovrebbero proteggerci dalle cosiddette bombe d’acqua, ormai sempre più frequenti, si dimostrano insufficienti.

Il territorio non è preparato a difendersi da precipitazioni violente, simili a veri e propri monsoni, che mettono a rischio vite umane e causano gravi danni economici e sociali. I tragici eventi accaduti in provincia di Agrigento, e nello specifico a Favara, ne sono una dolorosa conferma.

È indispensabile avviare una seria riflessione e una decisa programmazione di opere strutturali e preventive: dal potenziamento delle reti di raccolta delle acque piovane, alla messa in sicurezza delle strade, dalla tutela dei centri storici agli interventi nelle aree maggiormente vulnerabili.

Le amministrazioni locali, con il supporto degli uffici tecnici, devono assumersi la responsabilità di pianificare interventi concreti, mentre il governo regionale e quello nazionale devono garantire risorse e attenzione adeguate. Solo così sarà possibile ridurre i rischi e prevenire disastri che non possono più essere considerati eventi eccezionali, ma parte della nuova normalità climatica.

Allo stesso tempo, è fondamentale un appello ai cittadini: viste le attuali condizioni precarie dei nostri territori rispetto ai cambiamenti climatici, e davanti a previsioni meteo particolarmente avverse, non bisogna sottovalutare il pericolo. Non occorre attendere comunicati ufficiali: se la pioggia o il vento diventano violenti, la prima regola è la prudenza. Restare in casa, o rientrare se possibile, evitare spostamenti non necessari e proteggere sé stessi e i propri familiari significa contribuire a salvare vite umane.

In queste ore la nostra speranza va alla persona dispersa: che possa essere ritrovata viva e incolume. È per loro, per le vittime e per tutti noi che deve nascere un cambiamento.

Cambiamo il nostro stile di vita e le nostre abitudini. Adeguiamoci al cambiamento climatico: quando è necessario, restiamo a casa e salviamo le nostre vite.

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