“Spegnere voci che rappresentano parti importantissime del territorio nazionale – prosegue il documento – significa far venir meno la possibilità di dar voce ai cittadini di città importanti come il Palermo e Catania e a quasi tutte le altre province dell’Isola, e quindi di poter avere uno spazio giusto di analisi e confronto riconosciuto nell’opinione pubblica siciliana e nazionale”. L’Associazione della Stampa Sicilia chiede alle forze politiche, al governo regionale e a quello nazionale di intervenire “al più presto e senza indugi in quella che ormai una vera e propria emergenza”. “Tocca adesso alle istituzioni far sì che il far west in cui vive da anni il sistema dell’editoria, gravato nell’ultimo anno dall’emergenza Covid, non si trasformi in una mannaia che si abbatte non soltanto sui quotidiani e i giornalisti che vi lavorano”. L’agenzia è stata appena battuta da Adnkronos.
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