Riconosciuto dalla Cassazione il diritto al risarcimento danni per i precari Asp di Agrigento
Avevano diritto al contratto a tempo indeterminato, adesso l’Asp dovrà risarcire 24 lavoratori.
La Corte di cassazione, con ordinanza n. 13157 del 2018, in accoglimento del ricorso proposto dagli Avvocati Salvatore Perruccio e Salvatore Bongiorno, ha riconosciuto ai precari che hanno prestato servizio presso la Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento il diritto al risarcimento per il danno derivante dall’illegittimo ricorso dell’Azienda ai contratti a termine.
La vicenda, che si protrae da molti anni, trae origine dalla assunzione, da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, di n. 24 lavoratori con la qualifica di ausiliari specializzati a mezzo di contratti a termine in violazione della normativa vigente.
In particolare la Corte di Cassazione, in riforma della sentenza di secondo grado e in accoglimento delle domande proposte dagli Avvocati Perruccio e Bongiorno, ha riconosciuto ai lavoratori il diritto al risarcimento del cd. “danno comunitario” stante “l’applicabilità, nella specie, del regime sanzionatorio dell’illegittimità del contratto a termine di cui alla n. 183/10”. Segnatamente, gli avvocati Perruccio e Bongiorno avevano ritenuto erronea la decisione della Corte di Appello secondo cui, per il riconoscimento del diritto al risarcimento, i lavoratori avrebbero dovuto provare di aver risentito un danno concreto dalla condotta dell’amministrazione. La Corte di Cassazione, con la sopracitata pronuncia, ha quindi riconosciuto il risarcimento medesimo in considerazione della illegittima condotta della pubblica amministrazione, a prescindere dalla prova di un concreto pregiudizio risentito dai lavoratori.
Per la concreta determinazione delle somme dovute la Suprema Corte ha rinviato alla Corte d’Appello competente per territorio.
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