Sono 72.397 le persone vaccinate contro il coronavirus in Italia, secondo l’ultimo dato disponibile sul portale online del commissario straordinario per l’emergenza. In testa per numero di somministrazioni il Lazio, con 16.366 vaccinazioni (il 35,7% delle dosi disponibili). Subito dietro il Piemonte (9.478 – 23,2%), la Toscana (6.824 – 24,4%) e la Campania (6.671 – 19,7). Molto indietro la Lombardia (2.446 – 3%). Al momento nemmeno figura in classifica la Sicilia.
Secondo il calendario i vaccini dovrebbero essere distribuito in questo ordine:
I vaccinati mese per mese
GENNAIO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni FEBBRAIO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni MARZO: medici, infermieri, operatori sociosanitari, degenti nelle Rsa e ultra80enni APRILE: pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over60
MAGGIO: pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over60
GIUGNO: pazienti con patologie croniche a rischio e immunodeficienza, personale scolastico a rischio e over60
LUGLIO: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine
AGOSTO: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine
SETTEMBRE: completamento del personale scolastico, persone con patologie croniche a medio rischio, lavoratori delle forze dell’ordine
OTTOBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute
NOVEMBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute
DICEMBRE: completamento della copertura vaccinale sul resto della popolazione senza vincoli di età né di condizioni di salute
Mancano medici e siringhe, per vaccini volontari e pensionati
Carenze di personale sanitario e di siringhe, alle quali si cerca di sopperire anche con medici in pensione o volontari e le scorte degli ospedali: sono questi alcuni dei problemi che comportano un andamento delle vaccinazioni in Italia meno veloce di quello che si auspicava. E’ quanto riferiscono all’ANSA diverse fonti delle Regioni, nelle quali queste problematicita’ sono, a vario titolo, presenti. (ANSA).
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