Una decisione in merito alla stretta di Natale non arrivera’ prima di giovedi’ mattina, se non addirittura nel week end. Con un nuovo DPCM. Prima ci sara’ un confronto con i governatori (per chiudere il piano vaccini), poi e’ probabile che si tenga una conferenza Stato-regioni. Le regioni piu’ ‘attenzionate’ sono Veneto, Puglia e Sardegna. Dove l’Rt e’ ancora alto. L’obiettivo e’ arrivare a 6-7mila casi al giorno, anche per permettere il tracciamento. “Se non si raffredda la curva rischiamo di ritrovarci a gennaio con una situazione incontrollabile”, il ragionamento dei ‘rigoristi’. Il Movimento 5 stelle e’ sulla linea del premier, Italia viva ancora piu’ netta nell’impedire ogni tipo di ‘lockdown’. E salvaguardare negozi e ristoranti. L’ipotesi dell”arancione rinforzato’, ovvero di chiudere anche i negozi ma solo nei giorni festivi, e’ in calo. “Dobbiamo essere chiari con gli italiani. Non possiamo confonderli”, spiega una fonte di governo. “Dal 23-24-25 in poi le valutazioni che faremo porteranno l’Italia a essere di un colore unico, piu’ intenso e’ il colore e piu’ restrizioni ci sono”, taglia corto il ministro Boccia. Niente cenone di Natale, niente assembramenti, “ci aspettano tre mesi difficilissimi”, l’alert del responsabile per gli Affari regionali, “la decisione che si aspetta in questo momento riguarda tre giorni, 25, 26 e 1. Ritengo che dalle giornate prefestive in poi, fino al 6-7 gennaio, e’ piu’ utile per tutti chiudere il piu’ possibile”. “Bisogna avere una posizione e mantenerla, non cambiarla ogni tre giorni dicendo ‘Chiusura!’, poi ‘No, ci si potra’ muovere fra comuni!’ ed infine “No, zona rossa in tutta Italia!'”, punge Renzi. (AGI)
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