L’imprenditore, dopo mesi di pressioni, consistite – secondo l’accusa – nel chiedergli una tangente di 70mila euro, dalla quale l’avrebbe fatto rientrare “gonfiando” le spese legate all’esecuzione, eseguire dei lavori nella sua abitazione o assumere un operaio da lui segnalato, avrebbe deciso di non sottostare scontrandosi con l’ostilita’ di Caruso al quale spettava il via libera nell’avanzamento dei lavori. L’imprenditore prima ha registrato alcune conversazioni di nascosto, poi lo ha denunciato facendo attivare le relative intercettazioni. Caruso, durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. “Non abbiamo ancora le motivazioni del provvedimento – dice l’avvocato Walter Tesauro, uno dei suoi legali – ma, evidentemente, alla luce della sostituzione della misura e’ stato ritenuto che le esigenze cautelari possano essere garantite adeguatamente attraverso l’interdizione dal pubblico ufficio”. (AGI)
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
