Cisco, azienda che già da molti anni è presente in diversi istituti di pena italiani con i programmi di formazione Networking Academy rivolti al reinserimento sociale dei detenuti, ha messo a disposizione la piattaforma Cisco Webex – normalmente usata per le videoconferenze e la collaborazione in ambito aziendale – e il supporto necessario, per dare la possibilità di continuare a tenere i colloqui previsti, ma in forma virtuale. L’iniziativa è stata avviata a metà marzo nel carcere di Bollate (Milano), struttura in cui la collaborazione con Cisco è ormai ventennale, per poi essere condivisa e adottata in un numero di istituti crescente, a oggi 30, che aumenta di giorno in giorno. Dal Regina Coeli di Roma a San Vittore a Milano, dalla casa circondariale di Aosta a quella di Gela in Sicilia, si sta realizzando un progetto che rientra nell’impegno di responsabilità sociale dell’azienda, e si basa su una presenza di lunga data e quindi su una conoscenza delle particolari caratteristiche di queste realtà. Per estendere questa iniziativa in così breve tempo, si sono rivelati importanti due elementi: la collaborazione con il personale degli istituti e l’azione della cooperativa Universo creata da Lorenzo Lento – che da quando vent’anni fa entrò nel carcere di Bollate, come istruttore della prima Networking Academy Cisco creata in un carcere, ha formato oltre 1.000 persone tra i detenuti, molti dei quali hanno trovato occasione di riscatto grazie alle competenze acquisite.
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