Nell’ambito dei controlli effettuati al fine di garantire il rispetto delle disposizioni sui limiti alla movimentazione dettati dal Decreto del Governo e contenere il contagio dal Coronavirus, la polizia di Stato ha denunciato 7 persone. Ad Agrigento i poliziotti hanno denunciato due giovani, i quali, avevano trascorso la serata in giro per la città senza un reale motivo di necessità. In particolare gli agenti venivano chiamati ad intervenire da una madre per una lite in famiglia. Giunti sul posto la signora riferiva che la figlia, nonostante i suoi ammonimenti sul rispetto del divieto di uscire di casa, si era allontanata assieme ad un amico, per trascorrere una serata di svago.
Gli agenti della polizia ferroviaria di Agrigento, durante un controllo alla stazione di Agrigento Centrale, hanno denunciato un pakistano, residente ad Agrigento, con regolare permesso di soggiorno, il quale si era recato alla stazione ferroviaria per informazione sugli orari dei treni. E’ stato accertato che lo stesso era provvisto di smartphone con connessione internet e dunque in grado di controllare gli orari di partenza/arrivo dei treni. Pertanto il motivi è stato ritenuto di non stretta necessità.
I poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno denunciato un uomo e una donna. In particolare, gli agenti intervenivano in una nota piazza della cittadina, dove riceveva la denuncia di un uomo che riconosceva l’autrice di un furto ai suoi danni. L’uomo riferiva che, il giorno precedente, era uscito da casa per comprare sigarette, ed effettuare un versamento bancario. Nella centrale piazza cittadina, veniva adescato da una donna, per un rapporto sessuale per il quale concordavano il compenso di 20 euro. I due si appartavano in un vicolo del centro storico, qui, la ragazza, con un gesto repentino sottraeva con strappo il portafogli che l’uomo aveva in mano per il pagamento della prestazione e scappava via. Gli accertamenti investigativi consentivano all’uomo di riconoscere la donna, che poco prima lo aveva derubato. Questa, con precedenti di Polizia specifici e sottoposta agli arresti domiciliari, veniva deferita alla Procura della Repubblica per furto con strappo, evasione ed inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Entrambi denunciati ai sensi dell’art 650 codice penale.
In un esercizio alimentare del centro storico di Canicattì, invece, non è stato trovato il titolare ma, al suo posto, un giovane che espletava l’attività privo di prevista autorizzazione. Il responsabile del piccolo supermercato è stato sanzionato per violazione al Tulps con una sanzione amministrativa di 1.032 euro, ed il ragazzo denunciato per l’art.650, per inottemperanza al decreto del Governo, non svolgendo regolare attività lavorativa non aveva alcuna giustificazione per uscire da casa.
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