Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR Lazio sul ricorso proposto da Marcello Viola: illegittima la nomina di Michele Prestipino Giarritta quale procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma. Marcello Viola ( nella foto) originario della provincia di Agrigento, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, aveva impugnato innanzi al TAR Lazio i provvedimenti con i quali Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma. Il TAR Lazio , accogliendo il ricorso, aveva rilevato come “dalla documentazione relativa all’indagine di Perugia fosse emersa la qualità di parte offesa di Viola rispetto alle “macchinazioni o aspirazioni di altri” e connesse al cosiddetto “Palamara-Gate”.
Il TAR aveva, anche rilevato come la decisione del CSM di non formulare alcuna proposta volta al conferimento a Viola dell’incarico di Procuratore di Roma –fosse immotivata “in assenza di elementi oggettivamente riscontrabili a suo carico” e si ponesse in contrasto con la precedente proposta formulata prima dell’avvio dell’indagine di Perugia.
Sia il CSM che Prestipino Giarritta hanno proposto appello contro la sentenza, chiedendone la sospensione ed evidenziando “come la stessa avrebbe cagionato un grave danno all’Amministrazione della giustizia e avrebbe inciso sulla continuità nell’espletamento delle funzioni di Procuratore della Repubblica di Roma.” Viola, difeso dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, si è costituito innanzi al Consiglio di Stato chiedendo il rigetto dell’appello e reiterando taluni motivi di ricorso non esaminati dalla sentenza del TAR Lazio.
Il Consiglio di Stato ha rigettato gli appelli proposti dal CSM e da Prestipino Giarritta, confermando la sentenza del TAR Lazio.
Per effetto della sentenza del Consiglio di Stato, dunque, il CSM dovrà nuovamente procedere alla nomina del Procuratore della Repubblica di Roma, conformandosi ai numerosi e stringenti principi di diritto affermati dal Giudice Amministrativo.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
