La vicenda giudiziaria è partita da un controllo, eseguito nel 2015 dai tecnici dell’ex gestore Girgenti Acque, che hanno riscontrato delle manomissioni nell’allaccio idrico che riforniva un’intera palazzina, di piazza Luigi Longo, a Palma di Montechiaro. Dei 33 imputati finiti a processo, 30 sono stati assolti e tre condannati.
Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Giuseppe Sciarrotta ha inflitto 6 mesi di reclusione e 30 euro di multa ciascuno a Calogero Di Maggio, 77 anni; Angelo Raguccia, 42 anni e Alfonsa Moncada, 42 anni, ritenuti responsabili di avere manomesso il distributore idrico per allacciarsi direttamente alla condotta e rubare l’acqua. Il pubblico ministero Salvatore Caradonna, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a otto mesi di reclusione per tutti gli imputati.
Assoluzione, con formule differenti, per gli altri 30 imputati. Ecco l’elenco: Carmelo La Castellana, 37 anni; Ariana Rallo, 33 anni; Giuseppa Di Maggio, 75 anni; Carmelo Schembri, 83 anni; Enza Vizzini, 37 anni; Salvatore Marino, 43 anni; Lucrezia Burgio, 46 anni; Rosellina Barletta, 48 anni; Anna Di Falco, 38 anni; Calogero Attardo, 45 anni; Pino Arcadipane, 51 anni; Catia Di Falco, 35 anni; Salvatore Malfitano, 40 anni; Grazia Lumia, 64 anni.
Ed ancora Gerlando Moncada, 69 anni; Maria Sambito, 55 anni; Carmelo Rallo, 59 anni; Vito Giganti, 53 anni; Giovanna Morgana, 35 anni; Silvana Rumè, 43 anni; Bruno Sciumè, 67 anni; Matteo Marino, 59 anni; Teresa Giuseppa Arancio, 59 anni; Antonina Rallo, 36 anni; Paolo Arancio, 48 anni; Lucia Rallo, 69 anni; Domenico Pace, 38 anni; Rosa Marino, 36 anni; Domenico Bonfiglio, 65 anni e Anna Maria Zarbo, 62 anni.
I legali difensori, fra gli altri gli avvocati Giuseppe Vinciguerra, Maria Licata, Loredana Gueli e Giuseppe Fabio Cacciatore, hanno sostenuto per tutti gli imputati che non fosse stata raggiunta la prova della loro colpevolezza.
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