La Procura di Agrigento, a firma del procuratore capo Luigi Patronaggio, ha disposto il dissequestro dell’area interessate dall’esplosione a Ravanusa, dove l’11 dicembre il crollo di alcune palazzine ha provocato nove morti, dieci con il piccolo rimasto in grembo della mamma. “Non sono più necessari rilievi ed accertamenti tecnici e il provvedimento adottato in tempi brevi rispetto all’evento, si è reso opportuno anche al fine di alleviare i disagi della popolazione e favorirne la ripresa economica e sociale”.
Il dissequestro segue la quattro giorni di rilievi eseguiti dai consulenti della Procura, coordinati dall’aggiunto Salvatore Vella e dall’ingegnere Antonino Barcellona, che hanno individuato il punto di rottura della condotta del gas, sotto l’abitazione del professore Pietro Carmina. Nel corso dell’ispezione sono stati prelevati materiali e segmenti della tubazione della rete di distribuzione, con particolare attenzione al tratto di tubazione di circa 4 metri interessato alla lesione e al raccordo rilevati, per essere sottoposti a verifiche
Nell’inchiesta, come atto dovuto, risultano indagati dieci dirigenti nazionali e regionali di Italgas reti, per le ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro.
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