Capimafia, fiancheggiatori, affiliati e familiari di condannati per associazione mafiosa o reati connessi col reddito di cittadinanza. La Procura di Agrigento ha chiesto 8 rinvii a giudizio, per altrettante persone, accusate di truffa e violazione della legge speciale in materia di reddito di cittadinanza. Si tratta di Pasquale Alaimo, 53 anni, di Favara; Enzo Quaranta, 51 anni, di Favara; Angelo Occhipinti, 68 anni, di Licata; Francesco Gucciardo, 47 anni, di Siculiana; Vincenza Genco, 60 anni, di Cammarata; Giuseppina Parisi, 64 anni, di Licata; Angelo Pirrera, 42 anni, di Favara e Gesua Presti, 46 anni, di Favara.
L’udienza preliminare, davanti al giudice del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, è stata fissata per il 5 maggio. Le indagini della Guardia di finanza si riferiscono agli anni 2019 e 2020. I familiari coinvolti avrebbero omesso di dichiarare la convivenza con un condannato per reati di mafia, che li avrebbe esclusi dalla concessione del beneficio. Alcuni imputati sono comuni con un altro procedimento, a carico di 19 persone, già in fase di udienza preliminare.
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