Dieci imbarcazioni in legno utilizzate per raggiungere clandestinamente l’isola di
Lampedusa sono state affidate per finalità sociali alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano.
L’iniziativa , fortemente voluta dal Ministro dell’Interno che accolto con immediato favore
la richiesta della Fondazione, è stata resa possibile grazie all’attività di coordinamento
svolta dal Prefetto di Agrigento, con il supporto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento che ha rilasciato i necessari nulla osta e ha consentito all’Ufficio delle Dogane del Canale di Sicilia di procedere all’individuazione e all’affidamento delle imbarcazioni in legno connesse al fenomeno dell’immigrazione clandestina dal Nord Africa per le quali l’Autorità Giudiziaria aveva già disposto la distruzione e lo smaltimento.
Altra imbarcazione in custodia nel territorio di competenza dell’Ufficio delle Dogane di
Porto Empedocle sarà oggetto di prossimo affidamento alla medesima Fondazione.
Con il legname ricavato dalle imbarcazioni, la Fondazione – che opera nel terzo settore in
Italia e all’estero a sostegno delle fasce più fragili della società, valorizzando la dignità e
l’autonomia della persona – avvierà un progetto di reinserimento sociale consistente nella realizzazione di opere d’arte da parte della “falegnameria” in cui prestano servizio i
detenuti di una Casa di Reclusione della Regione Lombardia.
La Prefettura di Agrigento, in stretta e proficua sinergia con le altre Istituzioni, ha sostenuto l’iniziativa solidale – che riveste una particolare valenza sociale, per il coinvolgimento dei detenuti nell’attività “di recupero” del legno delle imbarcazioni
utilizzate dai migranti che affrontano i rischi del mare e che sovente ne rimangono vittime
– garantendo anche il corretto svolgimento delle procedure operative
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