Malumori tra il sindaco di Agrigento e il dirigente Giovanni Mantione.
Al centro della contesa l’aumento delle ore lavorative per il personale del Municipio, per il quale il funzionario della Ragioneria non garantirebbe copertura economica. Una questione quella dei dipendenti per cui il capo del governo cittadino ha già incontrato i rappresentanti sindacali e si è impegnato politicamente soprattutto alla luce della carenza del personale. Ma la questione con i dirigenti è legata anche alla rotazione chiesta a gran voce dal gruppo di Forza Italia. Già nel mese di dicembre il capogruppo degli azzurri al consiglio comunale di Agrigento, Simone Gramaglia, il presidente dell’Assise, Giovanni Civiltà, e il consigliere Carmelo Cantone, avevano chiesto all’amministrazione comunale con in testa il primo cittadino di “motivare i dirigenti e garantire maggiore dinamicità alla macchina amministrativa. Si tratta – dicevano – di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e all’atto di insediamento da parte di Miccichè, ovvero l’impegno a riorganizzare dall’interno l’assetto comunale tramite il cambio dirigenziale. Peraltro – dicevano i consiglieri – l’opportunità della rotazione dei dirigenti è ravvisata anche dalla normativa anti-corruzione, a tutela della legalità e della trasparenza”. Ma la questione dei dirigenti al Comune di Agrigento cozza anche con i ruoli e la compatibilità di questi. Ogni due o tre anni in particolare nelle posizioni più critiche come gli uffici tecnici, i settoriche erogano sovvenzioni, che gestiscono il patrimonio immobiliare del comune e gli uffici addetti alla repressione e alle sanzioni, sarebbe opportuno, così come previsto dalle normative, provvedere alla rotazione. Ma non è tutto. Attualmente il sindaco ha un’altra gatta da pelare, si ritrova a capo di gabinetto un dirigente che è anche a capo di altri tre diversi settori compresa la Polizia Municipale. E mentre al Comune si fa con insistenza il nome di Francesca Ciulla, attualmente titolare d’area dei lavori pubblici, come neo capo di gabinetto, si resta in attesa della copertura finanziaria necessaria per l’assunzione di due dirigenti esterni. Stante che così come dice il provvedimento del sindaco, “si contano in servizio solo tre dirigenti a tempo indeterminato, tutti titolari di incarichi dirigenziali e responsabilità di settore in forza delle precedenti determinazioni sindacali, assegnatari di incarico ad interim di altri settori”, la scelta parrebbe obbligata. Considerato inoltre, come ha avuto modo di spiegare il sindaco, che ad oggi non è stata funzionalmente rideterminata la struttura organica dell’ente, ma risulta necessario tuttavia adempiere alle esigenze di organizzazione della struttura e di copertura degli attuali incarichi dirigenziali”.
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