In aumento le banconote contraffatte scoperte, soprattutto i tagli da 20 e da 50 euro. Lo afferma Gabriele Urzì, dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, che sottolinea la diffusione del fenomeno anche in Sicilia. “A gennaio di quest’anno – dice Urzì – i carabinieri di Raddusa hanno denunciato tre uomini accusati di aver speso, banconote false da 50 euro. Ad aprile ad Agrigento diversi titolari di piccole attività commerciali si sono ritrovati con in mano diverse banconote false da 20 euro. A maggio, sempre ad Agrigento, un giovane migrante e un’agrigentina hanno cercato di pagare, in un bar del centro, con una banconota da 50 euro falsa. Sempre a maggio a Mineo è stato denunciato dai carabinieri un sessantenne che smerciava banconote da 20 euro false agli ignari esercenti”.
I tagli da 20 e 50 euro restano i preferiti dai falsari a fronte di una diminuzione nella produzione di banconote del 26%rispetto all’anno precedente nel nostro Paese. I biglietti contraffatti scoperti sono aumentati a 121.111 rispetto ai 104.669del 2023. Per proteggersi dalle falsificazioni sono utili piccoli accorgimenti sintetizzati nella regola del ‘toccare, guardare, muovere‘. “Toccando le banconote – spiega Urzì – si percepisce una consistenza particolare diversa da quella della carta comune e la presenza di elementi in rilievo sul fronte della banconota. Guardando la carta moneta in controluce è visibile il cosiddetto filo di sicurezza, che appare come una linea scura su cui è impresso il simbolo ‘€‘ e la cifra”.
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