A poco più di due settimane giorni dalla fine del 2025 per la Questura di Agrigento, come per ogni fine anno, è tempo di bilanci. Il questore Tommaso Palumbo, durante l’incontro con la stampa per presentare il neo capo di Gabinetto, il vice questore Damiano Lupo, e il nuovo capo della sezione Anticrimine, il primo dirigente Davide Mattaliano, ha diffuso i dati delle attività svolte dalla Polizia di Stato, per l’intera provincia di Agrigento, nel periodo 1 dicembre 2024 – 30 novembre 2025. Fedeli al motto “Esserci sempre”, la Polizia di Stato di Agrigento ha consolidato la propria presenza sul territorio, al fianco dei cittadini e di tutta la società civile.
ATTIVITÀ DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA. I servizi di ordine e sicurezza pubblica sono stati fortemente correlati al fenomeno migratorio, che ha interessato le coste di questa Provincia e, in particolare, l’Isola di Lampedusa. Per fornire un’idea della rilevanza di detta attività, è sufficiente sottolineare che, nel periodo di riferimento, si sono verificati sulle coste agrigentine 1.042 sbarchi, per un totale di 51.120 migranti giunti sul nostro territorio l’anno precedente. La Questura di Agrigento, con il proprio personale e con l’ausilio del personale aggregato dal Dipartimento di pubblica sicurezza, proveniente da tutto il territorio nazionale, è impegnata nella gestione del flusso migratorio, dallo sbarco degli stranieri, alle procedure di identificazione, ai trasferimenti degli stranieri. La gestione del fenomeno migratorio ha impegnato tutti gli Uffici della Questura, in relazione ai diversi profili di competenza. Da segnalare i rilevanti risultati raggiunti nell’attività di rimpatrio di cittadini stranieri presenti irregolarmente sul territorio della provincia.
Espulsioni 95
Trattenimenti in Centri di permanenza per il rimpatrio 172
Accompagnamenti 55
AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025. In riferimento agli altri profili legati all’ordine e alla sicurezza pubblica, vi sono state numerose manifestazioni di pubblico interesse svoltesi nel territorio della provincia di Agrigento, alcune delle quali legate alla nomina di Agrigento quale “Capitale Italiana della Cultura 2025”, che ha portato sul territorio, ad inizio anno, anche il Presidente della Repubblica Mattarella. Anche quest’anno, inoltre, Agrigento e la sua provincia si sono confermate quali territori a forte
attrazione turistica: ciò ha comportato un rilevante impegno sul piano della prevenzione di possibili turbative, ampiamente scongiurate mediante un capillare impiego delle pattuglie su tutto il territorio. Infine, non trascurabile si è rivelato l’impegno connesso ai servizi di ordine e sicurezza pubblica relativi alle manifestazioni sportive, svoltesi regolarmente grazie alla pianificazione dell’Ufficio di Gabinetto e all’impegno profuso da tutte le Forze dell’Ordine impegnate sul territorio.
Manifestazioni ed eventi 1.163
Manifestazioni sportive 188
Operatori PS impiegati 5.438
ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO. Massima attenzione è stata prestata alla predisposizione di assidui e capillari servizi di controllo del territorio, tanto da parte dell’ Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nel capoluogo di provincia, quanto dai Commissariati di Pubblica Sicurezza di Canicattì, Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Sciacca. Nel periodo preso in considerazione, è stato consolidato il rilevante numero delle volanti su strada, ottenendo il raggiungimento di apprezzabili risultati, sia sul campo della prevenzione, che della repressione dei reati, e rafforzando di fatto la percezione di sicurezza nella popolazione agrigentina. Nello specifico, gli equipaggi in servizio di controllo del territorio, nel periodo di riferimento, in provincia di Agrigento, hanno espletato la seguente attività di prevenzione:
Volanti Impiegate 9.667
Persone identificate 173.434
Veicoli controllati 52.590
Posti di controllo 7.653
Interventi di soccorso pubblico 4.402
Contestazioni per violazioni al Codice della Strada 2.329
Controlli a soggetti sottoposti a misure restrittive 48.699
Nel mese di novembre 2025, il personale della sezione Volanti ha sequestrato una ditta di autodemolitori per irregolarità nello stoccaggio di rifiuti e riciclaggio di autovetture. Il titolare è stato denunciato per i medesimi reati. L’attività è nata dal controllo di un’autovettura incidentata che, nonostante fosse stata messa in vendita da parte della ditta quale “pezzi di ricambio” su un importante portale di annunci di compravendita, risultava essere regolarmente circolante in un’altra provincia siciliana. Da un controllo alla ditta, nonostante il venditore avesse riferito di aver demolito il veicolo, è stato ritrovato lo chassis riconducibile all’auto citata, privo del numero di telaio. Sono stati ritrovati ulteriori trenta chassis con numero di telaio palesemente abraso, e dieci chassis dei quali era stato denunciato il furto in diverse province siciliane.
ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA. Grande attenzione è stata prestata, nel periodo di riferimento, all’attività di natura amministrativa. Sono stati predisposti periodici servizi di specifica competenza, con particolare riferimento a quelli di controllo amministrativo ad esercizi commerciali che espletano attività di somministrazione di alimenti e bevande e/o di intrattenimento. Questi servizi si sono accompagnati ai servizi di ordine e sicurezza pubblica predisposti nei fine settimana ed in occasione di festività di speciale rilievo, con l’impiego di personale, appartenente a tutte le forze di polizia, con compiti di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, nei principali centri di aggregazione e della cosiddetta “movida”. Ciò ha permesso di accrescere significativamente il livello di sicurezza dei contesti territoriali interessati dalla presenza di un numero rilevante di cittadini, ed in particolar modo di giovani. Nel periodo di riferimento, in provincia di Agrigento, la Polizia di Stato ha espletato la seguente attività amministrativa:
Passaporti rilasciati 8.178
Controlli amministrativi 232
Persone denunciate 25
Illeciti amministrativi 124
Sanzioni amministrative 258.893 euro
Provvedimenti emessi ai sensi del Tulps 9
L’attività amministrativa compiuta dal Commissariato di Canicattì ha consentito di scoprire un’attività di casa di riposo non autorizzata per l’assistenza di persone anziane o non autosufficienti.
ATTIVITÀ ANTICRIMINE. La Polizia di Stato di Agrigento ha rivolto grande impegno nel contrasto al crimine, sia attraverso
l’attività di polizia giudiziaria che mediante il prezioso strumento operativo delle misure di prevenzione. In particolare, nel periodo di riferimento, in provincia di Agrigento, la Polizia di Stato ha conseguito nell’attività di polizia giudiziaria i seguenti risultati:
Persone denunciate in stato di libertà 740
Persone arrestate in flagranza 138
Persone arrestate su provvedimento dell’Autorità giudiziaria 70
Perquisizioni effettuate 515
Sequestri di sostanze stupefacenti (in grammi) 18.818
Particolarmente intensa è stata l’attività investigativa, che ha visto in campo un costante impegno volto alla repressione delle varie e diversificate fattispecie di reato verificatesi in tutta la provincia di Agrigento, con particolare attenzione alla criminalità di tipo mafioso. Rilevante si è rivelata l’attività della Squadra Mobile e degli Uffici investigativi sul tema dell’immigrazione clandestina: sono stati arrestati sette soggetti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (due dei quali appartenente ad una associazione per delinquere finalizzata a tale scopo), per aver tentato di introdurre illegalmente numerosi stranieri sul territorio nazionale. Un’ulteriore indagine, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha inoltre consentito di far emergere l’esistenza di un’associazione per delinquere, mirata a favorire la permanenza irregolare sul territorio italiano di diversi cittadini extracomunitari. Tale organizzazione operava con l’utilizzo di imprese commerciali, predisponendo contratti di lavoro falsi, al fine di far conseguire permessi di soggiorno per lavoro subordinato. Inoltre, la capillare attività espletata nell’ambito dell’immigrazione clandestina ha permesso di pervenire all’arresto in flagranza 67 arresti inerenti ai reati di reingresso illegale nel territorio nazionale, anche a seguito di ordine di carcerazione, ordinanze di custodia cautelare e mandati di arresto europeo, che spaziano dai delitti contro il patrimonio, ai reati in materia di stupefacenti e contro la persona.
Sul piano investigativo, inoltre, l’attività preventivo – repressiva finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti ha permesso di monitorare il fenomeno sull’intero territorio della provincia: la capillare attività investigativa, e l’esecuzione di numerose perquisizioni, sia personali che domiciliari, ha consentito di procedere a numerosi arresti, e di sequestrare un’ingente quantità di sostanze stupefacenti. Grande attenzione è stata altresì rivolta ai reati commessi contro le fasce deboli: le relative indagini, hanno portato a: un arresto per il reato di maltrattamenti aggravati; due arresti per il reato di violenza sessuale; un arresto per pornografia e prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. L’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è contraddistinta altresì per l’impegno profuso con riguardo ai reati di sangue verificatesi in questo territorio. In particolare, è stato identificato e denunciato il responsabile di un’aggressione avvenuta nel territorio di Licata, nell’ambito della quale un uomo era stato ferito al polpaccio da un colpo d’arma da fuoco. L’autore è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere per il reato di porto di arma da fuoco in luogo pubblico aggravato.
Con riferimento ai reati contro la Pubblica Amministrazione, la Squadra Mobile ha concluso una rilevante indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, che ha fatto emergere l’esistenza nel territorio agrigentino di un’organizzazione che, attraverso alleanze politiche e imprenditoriali, aveva dato vita ad un sistema in grado di gestire pratiche illecite e corruttive per l’alterazione delle procedure di gara volte alla realizzazione di opere pubbliche, non solo sul territorio della provincia di Agrigento, ma anche in altre province siciliane. Gli elementi emersi nell’ambito dell’indagine hanno messo in luce l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al reperimento ed alla distrazione a fini privati di risorse pubbliche provenienti dalla Regione Siciliana e da altre fonti di finanziamento, mediante la commissione di più delitti quali la corruzione, concussione, peculato, la turbata libertà degli incanti. In particolare, gli elementi acquisiti hanno corroborato l’ipotesi investigativa circa la capillare opera di corruzione e di condizionamento di pubblici funzionari, di dirigenti di Enti locali e di organismi di ambito territoriale, finalizzata ad alterare le procedure di gara per l’affidamento di diversi lavori pubblici in favore di imprese vicine agli indagati e partecipi degli accordi corruttivi.
Dal 1 dicembre 2024 al 30 novembre 2025, si è dimostrata altresì di notevole rilievo l’attività della Divisione Polizia Anticrimine, che ha operato in maniera pervicace nel settore delle misure di prevenzione. In primo luogo, sono stati raggiunti notevoli risultati nel settore delle misure di prevenzione patrimoniali: è stato perseguito l’obiettivo di contrastare il crimine nel suo potere di accumulare ricchezze attraverso attività illecite. Sono stati svolti, nello specifico, accurati accertamenti economico-patrimoniali nei confronti di quei soggetti, con precedenti penali e/o di polizia, che presentavano una sproporzione tra i redditi legalmente percepiti ed il possesso di ricchezze mobiliari ed immobiliari. In tale ambito, è stato eseguito un sequestro di beni consistenti in un intero complesso aziendale, 18 veicoli, 5 terreni, e beni finanziari dal valore complessivo di circa 600 mila euro. Intensa in egual misura è stata l’attività della Divisione Polizia Anticrimine nel coordinamento delle iniziative in favore delle vittime vulnerabili. A riguardo, nel mese di maggio, è stato siglato il protocollo d’intesa, denominato “Protocollo Elios”, tra la Questura di Agrigento e l’ASP di Agrigento, volto a favorire i percorsi di recupero, rieducazione e riabilitazione nei confronti dei responsabili di reati configurabili come violenza domestica, e a ridurre il rischio di recidiva degli episodi di violenza di genere.
I dati relativi ai risultati perseguiti possono così riassumersi:
Ammonimenti 59
Avviso orale 85
Proposte di Sorveglianza Speciale 31
Rimpatri con foglio di via obbligatorio 77
Daspo 32
Dacur 39
ATTIVITÀ DI PROMOZIONE SOCIALE E DI CULTURA DELLA LEGALITÀ. Particolarmente sentita, infine, è stata l’attività di educazione alla legalità effettuata nelle scuole agrigentine ed in provincia che ha visto impegnati i Funzionari ed il personale della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’Upgsp, dei Commissariati e delle Specialità, che hanno effettuato incontri presso tutti gli Istituti scolastici della provincia, su importantissime tematiche come il contrasto al fenomeno del cyberbullismo, operato anche tramite i social, l’uso di sostanze stupefacenti, la lotta alle mafie ed il rispetto delle regole e delle leggi.
ATTIVITÀ ESPLETATA DALLE SPECIALITÀ, Polizia Stradale. Nel periodo di riferimento si è rivelato assai intenso l’impegno profuso dalla Polizia Stradale. L’attività delle pattuglie della Polizia Stradale è stata caratterizzata, come di consueto, dalla presenza costante sulle strade della provincia, allo scopo di prevenire qualsivoglia illecito e, soprattutto, garantire una più efficace e premurosa assistenza agli utenti. Sono state regolarmente e giornalmente utilizzate le apparecchiature speciali di cui la Sezione è fornita, al fine di reprimere le infrazioni alle norme di comportamento che, come è noto, assumono un alto grado di pericolosità. In particolare, sono stati implementati, i servizi Telelaser e Trucam, al fine di contrastare un’altra causa di sinistri stradali, quale quella dell’eccesso di velocità. Nel corso dell’anno sono stati effettuati servizi mirati sotto la denominazione “Alto Impatto”, comprensiva di servizi specifici della specialità, tra i quali il Trasporto animali vivi, sostanze alimentari e merci pericolose, servizi che hanno portato ad un incremento dei controlli con relativo sequestro di merci e cose in stato di deterioramento. Particolare attenzione è stata posta all’utilizzo dei sistemi di ritenuta (cinture e seggiolini per bambini), ed all’utilizzo di apparecchi di comunicazione (telefonini) durante la guida, una delle maggiori cause di distrazione e motivo di numerosi incidenti stradali. L’attività espletata dalla Sezione Polizia Stradale di Agrigento e dai Distaccamenti dipendenti di Canicattì e Sciacca, dall’1.12.2024 al 30.11.2025, ha permesso di conseguire i seguenti risultati operativi:
Contravvenzioni al Codice della Strada 8.481
Persone denunciate 53
Meritevole di menzione è, altresì, la significativa attività infortunistica espletata:
Incidenti rilevati 206
Di cui mortali 6
Di cui con feriti 161
Persone ferite soccorse 288
Incidenti con solo danni a cose 39
Anche il personale del locale Posto di Polizia Ferroviaria ha contributo fattivamente ad arricchire il sistema – sicurezza della provincia di Agrigento. Ha espletato con impegno ed attenzione i servizi di specifica competenza, pervenendo ai seguenti risultati operativi:
Persone identificate 6.124
Persone denunciate 9
Servizi di vigilanza stazioni 1.031
Servizi scorta treni viaggiatori 178
Treni scortati 348
Servizi pattuglia linee ferroviarie 171
Minori rintracciati 1
Contravvenzioni D.P.R. 753/1980 8
Contravvenzioni al Codice della Strada 9
Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica. Il personale della locale Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica ha espletato un’articolata e proficua attività, nei settori di specifica competenza, pervenendo ai seguenti risultati operativi:
Attività di prevenzione:
Uffici postali controllati 255
Spazi virtuali controllati 170
Incontri in scuole e progetti 23
Attività di polizia giudiziaria:
Persone denunciate 99
denunce/querele 222
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