Il progetto della musealizzazione del Tempio di Zeus ad Agrigento prende forma grazie alla somma di quasi 600 mila euro già messa in campo. Lo scopo dell’ente Parco è sviluppare è creare un nuovo percorso di visita che interessi, nel complesso, l’intera area del monumento e che miri a far comprendere le strutture del tempio, in particolare la relazione visiva tra il tempio e il suo altare.
La notizia è stata pubblicata sull’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia, in edicola questa mattina.
Tra le attività in programma per il 2020, infatti, il Parco ha programmato una grande opera: sarà visibile in posizione verticale uno dei telamoni del Tempio di Zeus. Un elemento architettonico colossale che verrà ricostruito con reperti originali.
Tornerà in posizione verticale con i reperti che erano stati rinvenuti dagli archeologi nell’area di scavo. La grandezza di questo gigante, che componeva soltanto una piccola parte dell’edificio sacro, potrà dare l’idea della magnificenza dell’architettura del tempo.
Ogni gigante, alto 7,65 metri, era il più grande dell’antichità in Sicilia e tra i più grandi dell’intera arte greca. Sarà il modo migliore per celebrare il nuovo anno e i 2600 anni dalla fondazione della città di Akragas.
Con l’intervento finanziario dal Parco archeologico si realizza ciò che da tempo era stato auspicato da studiosi, appassionati e semplici cittadini.
Agrigento celebra la grandezza dell’antica città con un’azione di recupero della propria memoria, attraverso cui fa rivivere il proprio senso di appartenenza a un territorio che da tutti merita profondo amore e rispetto. L’attrattività dell’area archeologica e della città ne sarà indubbiamente potenziata.
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