Sfida tra donne ad Agrigento. Il Movimento 5 Stelle punta tutto su Marcella Carlisi. Dopo mesi e mesi di incertezze, di trattative su nomi, di riunioni e incontri, in tempi di lockdown anche online, il Movimento ha scelto la consigliera comunale Marcella Carlisi come candidata a Sindaco di Agrigento. Una scelta condivisa dal deputato nazionale Michele Sodano.
“Oltre ai 5 anni di coraggiosa presenza a Palazzo dei Giganti – ammette Sodano – come unica forza di opposizione, la nostra offerta politica si arricchisce di una lista di candidati al consiglio comunale competenti e motivati per la riqualificazione della città. Il 4 e il 5 ottobre Agrigento sceglie i propri amministratori e l’occasione non può tradursi nell’ennesimo ritorno allo status quo, ma al contrario deve decretare l’inaugurazione di un nuovo corso per il nostro capoluogo di Provincia dove sia protagonista la visione e non la propaganda, l’efficienza nelle spese e non lo spreco di denaro pubblico, il bene comune e non l’abuso di potere”. Al giovanissimo parlamentare, hanno fatto eco le parole della stessa Carlisi.
“La mia è una candidatura in continuità con quanto fatto in questi anni, proprio per questo sarò in lista come consigliere comunale per sottolineare che il mio lavoro ci sarà, sempre con umiltà, per questa città in caso di elezione. Miriamo a cambiare il sistema. E’ il sentire di tutti che questa Città vada ripulita”.
Le altre due donne in corsa per Palazzo dei Giganti sono Angela Galvano, a capo di due liste civiche e Daniela Catalano, candidatura condivisa tra Lega e Fratelli d’Italia. Quanti però si aspettato ad una campagna elettorale urlata sul modello di Giorgia Meloni e Matteo Salvini al momento però sono rimasti delusi. I temi per alzare la voce in città non mancano, dai centri di accoglienza per migranti che proliferano in città, alla questione sbarchi e quarantena, la Catalano però al momento è in fase di organizzazione.
Torna a parlare di un tema assai caro al M5S invece la Carlisi. “In consiglio comunale non arriva la proposta di delibera sulla gestione pubblica dell’acqua, con i pareri dei dirigenti. In compenso arriva il commissariamento dell’ATI ma la colpa è dei Comuni, di chi ha temporeggiato e di chi non approva. Ne abbiamo parlato con i capigruppo a maggio ma ancora non è all’ordine del giorno del consiglio comunale, oberato da debiti fuori bilancio. Le proposte di delibera su TARI e cimitero da me protocollate, ormai anni fa, restano sempre in fondo: arriveranno mai a votazione? I Consigli comunali – conclude in una nota la Carlisi – sono disertati dalla maggioranza dei consiglieri, si è perso il conto delle sedute finite prima di cominciare per mancanza di numero legale. Chi è che comanda sui dirigenti che dovrebbero redigere proposta nei modi dovuti e dare i pareri? La domanda retorica è della Carlisi. Gli altri candidati a primo cittadino sono il sindaco uscente Calogero Firetto a capo di 4 liste civiche, Franco Miccichè con due liste civiche e Marco Zambuto con i simboli di UDC, Diventeràbellissima e Forza Italia.
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