È tra le primissime cose che nota chi intende acquistare in negozio o semplicemente vuole dare un’occhiata e farsi un’idea dell’assortimento. Per questo è di fondamentale importanza allestire la vetrina nel migliore dei modi e, soprattutto, perché risulti il più possibile attraente: anche inconsciamente, infatti, la scelta tra entrare e non entrare in un negozio dipende spesso proprio da come sono organizzate le vetrine. L’idea migliore è rivolgersi a vetrinisti, designer o artisti visivi che sappiano interpretare al meglio l’essenza del proprio brand e i suoi valori e li sappiano riproporre appunto anche nell’allestimento delle vetrine. Se per mancanza di budget o perché ci si reputi una persona creativa e con molta manualità si vuole provare a fare da sé, ad esempio si potrebbe attirare i clienti anche con dei semplici adesivi personalizzati in vetrina per invogliarli ad entrare. Ora andiamo ad approfondire con altri utili consigli.
Quattro consigli per allestire la vetrina al meglio
Meno è meglio, innanzitutto. L’errore più grande da evitare nell’allestire la vetrina è, infatti, credere di dover mostrare tutto ciò che è disponibile in negozio o, per lo meno, una sua selezione abbondante: il risultato rischia di essere una gran confusione che porta, a valle, il potenziale cliente a passare avanti perché letteralmente incapace di adocchiare qualcosa che possa interessargli. Pochi prodotti, quelli di punta tra le proprie proposte o quelli appena arrivati o che sono di tendenza al momento, sono l’ideale da mostrare in vetrina.
Meglio se scelti a partire da un tema: il Natale, la Pasqua o le vacanze estive sono tra i più classici, sempre più spesso affiancati anche in Italia da temi legati a festività e ricorrenze prettamente d’oltreoceano come Halloween o il Giorno del Ringraziamento o a eventi commerciali o sportivi come il Black Friday o Mondiali e Europei di calcio. C’è una ragione in particolare per cui allestire la vetrina a tema può rivelarsi funzionale: non solo e non tanto perché in occasioni come queste la propensione alla spesa è maggiore, quanto perché è più facile raccontare una storia.
Se si fa tanto parlare negli ultimi anni di storytelling aziendale, infatti, già la vetrina dovrebbe invogliare il cliente (o potenziale tale) a entrare nell’universo narrativo del brand. Ciò significa che nell’allestire la vetrina non si può fare a meno di tradurre in elementi visivi e visivamente riconoscibili quelli che sono i valori aziendali, vision e mission o una serie di grandi questioni a cui il brand è vicino. A un livello zero ciò si traduce nella necessità di usare per allestire la vetrina una serie di elementi che fanno parte dell’identità visiva strategicamente studiata del brand e, cioè, il suo logo, i suoi colori aziendali, eccetera.
Ultimo ma non ultimo, si dovrebbe sfruttare la vetrina per dare al cliente una serie di informazioni essenziali: c’è una speciale promozione valida per chi possieda la tessera fedeltà? o un evento in programma nei prossimi giorni nello store? o si è appena ottenuta una certificazione di merito per la sostenibilità del proprio business o si è entrati a far parte di una rete di commercio locale? ma, anche, si accettano solo alcuni tipi di pagamento? Sono tra le informazioni che si potrebbero dare al cliente anche con dei semplici adesivi personalizzati in vetrina e che, a valle, potrebbero invogliarlo a entrare.
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