Akragas Leo Criaco: “L’espulsione ha condizionato la gara: si occupano meno gli spazi e si concede qualche occasione di troppo al Catania. La forza dei rossazzurri la conosciamo tutti e l’espulsione è stata decisiva. La prestazione c’è stata e speriamo di dare continuità; i punti arriveranno, ma stiamo attraversando un momento molto delicato. L’aspetto positivo è stato lo spirito di sacrificio e l’impegno profuso. Nel calcio incide tutto, anche la crisi societaria. Però poi quando si entra in campo bisogna comportarsi da professionisti e, sono certo, i risultati positivi arriveranno e usciremo da questo momento buio“.
Poi, mister Cristiano Lucarelli: “Il muro dell’Akragas, eretto con bravura, iniziava a vacillare quando abbiamo sbloccato il risultato. Avevo fatto vedere in settimana ai ragazzi le loro gare sono molto bravi a chiudersi e ripartire e stasera era più difficile del previsto. Sapere del pari del Lecce è anche diventata più difficile: è cresciuta l’ansia e la paura in qualche modo. Avevo chiesto ai ragazzi di interpretare questa gara come undici allenatori perché ci volevano conoscenze tattiche e interpretazioni da squadra matura. Oggi non abbiamo avuto tante occasioni da rete ma siamo stati cinici quel tanto che basta; poi, certo, bisogna sempre migliorare. Ora ci aspetta il Trapani e sarà una gara che darà grandi motivazioni; in ogni caso, non sarà decisiva: questo campionato si vincerà all’ultima curva. Approcciamo quasi sempre molto bene la gara nelle prime parti di tempo: per fare capire sùbito agli avversari le nostre intenzioni. Sembra scontato battere l’Akragas, ma assicuro che non è così. Oggi i calciatori sono stati bravi per come hanno interpretato la gara e letto alcune situazioni“.
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