Agrigento sente il profumo di serie A2, Rieti con le spalle al muro. Dopo aver mantenuto il fattore campo a favore e portato la serie sul 2-0, la Moncada ha adesso a disposizione 3 match point per completare l’opera. Le finali si spostano a Rieti, al PalaSojourner con Gara 3 di venerdì alle ore 21.00. Dopo la battaglia del PalaMoncada coach Finelli tiene vive le speranze della sua squadra: “Ad Agrigento – dice – abbiamo trovato un’ambiente che ci ha reso la vita difficile. Ora dobbiamo creare un fortino inespugnabile in casa nostra, prendere fiducia ed energia e tornare al PalaMoncada per giocarci gara 5”. L’appello accorato del coach amaranto suona come ulteriore carica di fiducia per la Fortitudo. “Abbiamo giocato una partita splendida in fase difensiva, sono molto contento dei miei ragazzi – risponde Catalani – che nonostante l’uscita di Albano, si è compatta maggiormente e questo è un segno di maturità, ho visto tutti dare qualcosa. Adesso andiamo a Rieti sapendo che sarà una battaglia, che prenderemo tanti fischi e che loro avranno il coltello tra i denti ma abbiamo tre match point e vogliamo chiuderla”. La vittoria di martedì è stata ottenuta con un turno di rotazione in meno. Da metà partita la Fortitudo ha dovuto fare a meno di Chiarastella, uscito per precauzione dopo un infortunio al braccio, fin lì una prova difensiva perfetta ma la squadra ha continuato a segnare punti e sbagliare poco. Il top scorer del match è stato Cosimo Costi con 18, sempre più decisivo nelle fasi finali dei playoff, e Mait Peterson ed il solito Alessandro Grande con 14 punti a testa, un segno importante quello di Peterson che ha segnato una crescita esponenziale impressionante in queste due stagioni ed ora punto fermo del quintetto titolare. Agrigento ha dimostrato anche di saper giocare di squadra, con un contributo importante di chi si è alzato dalla panchina. Il PalaMoncada con il suo meraviglioso pubblico ha fatto il resto.
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