Revocata la misura cautelare ad un agrigentino, e affievolita a carico di un secondo soggetto. Il giudice Alfonso Pinto, ha revocato il carcere ed ha disposto gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, a carico di Gianluca Infantino, 32 anni, personaggio ben noto alle cronache locali, e coinvolto in una serie di vicende giudiziarie, alcune delle quali, in corso di svolgimento dinnanzi al Tribunale di Agrigento (violazione degli obblighi di sorveglianza speciale, furto aggravato, minaccia e danneggiamento). Accolta la richiesta del legale difensore, l’avvocato Calogero Lo Giudice.
E dopo il no del Gip Alessandra Vella, il Tribunale del Riesame, sempre in accoglimento del ricorso dell’avvocato Lo Giudice, ha revocato le prescrizioni, impostegli dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, a carico di Fabrizio Rizzo, 28 anni, arrestato il 30 aprile del 2018 insieme al cinquantatreenne campano Roberto Iovine, con l’accusa di avere messo a segno un tentato furto in una villa di San Leone. Il giovane aveva chiesto di potere uscire da casa anche negli orari serali. Nei confronti di Rizzo resta in atto anche la presentazione alla Polizia giudiziaria per la firma.
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