Agrigento, prossima Capitale Italiana della Cultura 2025, è sotto accusa per la gestione dei fondi PNRR. La Corte dei Conti ha rilevato gravi inefficienze: solo il 4% dei 40 milioni destinati è stato speso, mentre il 70% dei progetti è avvolto nell’opacità, con ritardi e carenze nella rendicontazione.
Il Codacons denuncia sospetti di infiltrazioni e cattiva gestione, chiedendo il commissariamento del Comune e del progetto culturale. L’arresto dell’ex dirigente Gaetano Di Giovanni, accusato di corruzione, e casi come la costruzione della Villa del Sole senza autorizzazioni aggravano la situazione. L’associazione ha coinvolto le massime istituzioni per garantire trasparenza e salvare i fondi.
In risposta, il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, minimizza le accuse e sottolinea gli sforzi dell’amministrazione: “La sterile polemica del Codacons sulla gestione dei fondi del PNRR non può prendere spunto dal referto della Corte dei Conti che, se pur segnala alcune criticità sanabili relative al primo semestre 2024, non tiene conto del successivo avanzamento dei progetti e degli sforzi profusi per la complessa gestione nel rispetto delle rigide regole del Piano”.
Miccichè respinge le accuse di inefficienza e infiltrazioni: “Le dichiarazioni del Codacons sono l’ennesimo tentativo di screditare l’Amministrazione comunale, alludendo a fatti di cui siamo estranei. Siamo lieti di ricevere le ispezioni ministeriali per dimostrare la realtà dei fatti, spesso offuscata da dichiarazioni pretestuose.” La replica del Comune di Agrigento: Agrigento. Pnrr, Corte dei Conti e Codacons: le precisazioni del sindaco Miccichè
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