Il fenomeno sempre più crescente dei cosiddetti “lanciatori seriali” e l’emergenza rifiuti ad Agrigento, sono stati al centro ieri di un vertice in Procura. Il Comune chiede aiuto per un’azione di contrasto concreta. Presenti, dinnanzi il procuratore capo Luigi Patronaggio, oltre il sindaco Lillo Firetto, il comandante
della polizia municipale Gaetano Di Giovanni e i rappresentanti del reparto Anticrimine natura dei carabinieri.
Dunque, oltre alla Polizia Municipale anche i carabinieri daranno il proprio supporto. Ne è nata una task force per controlli più incisivi col contributo di attrezzature più sofisticate. E sì, anche perchè tra i rifiuti abbandonati vi è materiale pericoloso molto spesso abbandonato su aree sottoposte a vincoli
paesaggistici o archeologici.
La sanzione a carico dei trasgressori è stata ridotta da 600 a 500 euro, ma scatterà anche la denuncia penale nel caso in cui il rifiuto pericoloso, tipo l’amianto, venga abbandonato in aree sottoposte a vincoli paesaggistici o archeologici. “In questo caso- ha dichiarato con forza il sindaco Firetto ieri in Procura- chi fa ciò può andarsi a cercare anche un avvocato”.
Anche l’opera di bonifica ha un costo pesante per le casse municipali già aggravate da altre spese. La lotta all’abbandono dei rifiuti non si è mai arrestata e c’è attenzione anche alle modalità di conferimento. In particolare, tra il Villaggio Mosè e San Leone, sono state elevate 15 multe da parte della polizia municipale con sanzioni da 50 euro a testa che si sono aggiunte alle otto contravvenzioni effettuate nella giornata festiva del 25 aprile. Per il mancato rispetto delle frequenze, orari e modalità del conferimento differenziato dei rifiuti è stata prevista una multa da ben 250 euro così come per l’involontario intralcio, ritardo, impedimento all’opera degli addetti alla raccolta.
Intanto, parte la linea dura sul controllo dei rifiuti prodotti dalle grandi utenze (enti pubblici, grandi aziende e supermercati). A partire dal 3 maggio prossimo, gli addetti alla raccolta dei rifiuti differenziati, prima di effettuare il ritiro presso i grandi utenti, effettueranno, con l’assistenza della Polizia Locale, il controllo della regolarità del conferimento della frazione secca residua. Nel caso venissero rilevate anomalie, verrà elevata una sanzione amministrativa e lo smaltimento in discarica resterà a carico dei trasgressori. L’assessore comunale all’Ecologia, Nello Hamel, ha già fatto notificare, tramite posta certificata, la diffida ad effettuare la corretta differenziazione dei rifiuti, ricordando ai grandi utenti che l’adempimento non è facoltativo ma è un obbligo di legge.
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