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Home » dalla città » Agrigento, chiese aperte per preghiera individuale

Agrigento, chiese aperte per preghiera individuale

17 Aprile 2020
in dalla città
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“Il Decreto Legge della Presidenza del Consiglio del 10 aprile 2020 ha prorogato fino al 3 maggio 2020 le limitazioni già in vigore, che interessano anche l’esercizio pubblico delle attività di culto. Dopo essermi consultato con la Segreteria della CEI e in ottemperanza alle indicazioni  datemi  per  lettera,  ritengo  opportuno  riconfermare,  sino  alla  scadenza  della proroga, le disposizioni date per la nostra Arcidiocesi con lettera del 13 marzo 2020, con le seguenti modifiche”, lo ha spiegato in una nota il cardinale Francesco   Montenegro arcivescovo di Agrigento.

Ecco le modifiche:

1.Apertura delle chiese.

Le chiese possono rimanere aperte tutte le mattine fino alle ore 12.00, esclusivamente per la preghiera personale dei fedeli e a condizione che il parroco o un altro presbitero o un diacono  assicuri  ininterrottamente  la  presenza,  per  garantire  il  rispetto  delle  norme vigenti.

2.Preghiera personale dei fedeli in chiesa

I fedeli che si recano in chiesa per un momento di preghiera personale devono rispettare  le norme date dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 15 aprile 2020: “L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria  abitazione.  Possono  essere  altresì  raggiunti  i  luoghi  di  culto  in  occasione  degli spostamenti  comunque  consentiti,  cioè  quelli  determinati  da  comprovate  esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso  di  controllo  da  parte  delle  forze  dell’ordine,  si  possa  esibire  o  rendere  la  prevista autodichiarazione.  Resta  ferma  tuttavia  la  sospensione  di  tutte  le  cerimonie,  anche religiose.

3.Celebrazione della messa con alcuni ministri

Sino alla scadenza della proroga, è consentita ai presbiteri la celebrazione della messa a porte chiuse e senza concorso di popolo, facendo anche uso dei mezzi di comunicazione sociale,  secondo  gli  orientamenti  dati  per  la  Settimana  Santa.  Pertanto  possono  essere presenti: accanto al celebrante, un diacono, un ministro all’altare, un organista, un lettore ed eventualmente due operatori per la trasmissione. Al di fuori di queste persone chiamate a compiere un preciso servizio, nessun’altra persona può essere ammessa.

4.Matrimonio

Le  celebrazioni  dei  matrimoni  non  sono  vietate,  ma  subiscono  una  limitazione  nella partecipazione dei fedeli. Sino alla scadenza della proroga, il rito del matrimonio si può celebrare  alla  sola  presenza  del  celebrante,  dei  nubendi  e  dei  testimoni  (cfr.  Nota interpretativa  del  Ministero  dell’Interno  del  27  marzo  2020,  attuativa  del  DPCM  “Cura Italia” pubblicato il 9 marzo 2020 e le successive modifiche e integrazioni).

5.Battesimo

Per  il  battesimo,  come  per  gli  altri  sacramenti  e  sacramentali,  sono  confermate  le disposizioni date dalla Segreteria Generale della CEI, con lettera del 17 marzo 2020. Nelle circostanze in cui l’amministrazione del Battesimo non può essere differita in data successiva alla cessazione dell’emergenza sanitaria (per esempio, nel caso di bambini con malattie che li espongono a pericolo di vita), questa avvenga secondo le modalità in uso nel  rito  romano.  Si  tenga  conto  delle  seguenti  indicazioni:  a)  il  ministro  mantenga un’opportuna distanza dal battezzando e dai genitori e padrini; b) per le unzioni con l’olio dei catecumeni e il sacro crisma, il ministro indossi guanti monouso in vinile o nitrile; c) si omettano  il  segno  della  croce  sulla  fronte  del  bambino  nei  riti  di  accoglienza  e  il  rito dell’effatà in quelli esplicativi; d) in casi di particolare urgenza o emergenza, si consideri la possibilità del rito abbreviato (cfr. Rito per il battesimo dei bambini, ed. it. 1979, Cap. III). Sono ammessi alla celebrazione: il celebrante, i genitori con il bambino da battezzare ed eventuali altri figli e i padrini. Non sono assolutamente ammessi parenti.

6.Esequie

Quello delle esequie è il capitolo più doloroso, che si aggiunge al dolore per la perdita di un  familiare  o  di  un  amico.  Le  regole  sono  molto  stringenti.  Sono  vietati  i  funerali  in chiesa. Il sacerdote può recarsi in forma privata al cimitero, dove può celebrare un breve rito  della  sepoltura,  come  previsto  dal  Rituale  per  le  esequie  senza  celebrazione  della messa. Durante le esequie al cimitero i presenti devono rispettare la distanza di almeno un metro imposto dalla normativa. Sono sospesi i cortei funebri a piedi, sia dalla casa sia verso il cimitero. Al termine dell’emergenza sarà concordata con la famiglia una messa esequiale.

7.Riconciliazione sacramentale

La  celebrazione  avvenga  in  luoghi  ampi  e  areati  e  non  nel  confessionale.  Nell’ascolto delle confessioni si mantenga la distanza di almeno un metro tra il ministro e il penitente, chiedendo a eventuali altri fedeli presenti in chiesa di allontanarsi per garantire la dovuta riservatezza. Sacerdote e penitente indossino la mascherina protettiva.

8.Viatico

Per  quanto  possibile  sia  portato  dal  sacerdote  e  non  dal  ministro  straordinario.  Si assumano le medesime precauzioni di cui sopra, avendo cura di non toccare la bocca del malato mentre viene fatta assumere la particola.  Il sacerdote – prima di comunicare il malato e dopo – deterga le mani con acqua saponata e le asciughi con carta monouso.

9.Unzione degli infermi

Si osservino le precauzioni di cui sopra. Il ministro abbia cura di usare guanti monouso in vinile  o  nitrile  e,  in  particolare  dopo  l’unzione,  eviti  di  toccare  con  le  dita  scoperte  la superficie del guanto.

10.Celebrazioni comunitarie

È vietato ogni tipo di convocazione e celebrazione comunitaria di carattere sia liturgico sia devozionale. Ancora una volta vi ringrazio per la comprensione per quanto vi sto chiedendo. Siamo tutti fiduciosi che, con l’aiuto del Signore, riusciremo a superare questo momento di prova.

 

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