L’Italia celebra la sua storia attraverso la numismatica, e la nuova moneta da 5 euro dedicata ad Agrigento Capitale della Cultura 2025 rappresenta un perfetto connubio tra arte, tradizione e innovazione. Coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e firmata dall’artista Uliana Pernazza, questa emissione speciale in rame puro omaggia la città siciliana attraverso alcuni dei suoi simboli più iconici. Non si tratta solo di un oggetto da collezione, ma di una piccola opera d’arte che racconta la grandezza di Agrigento e della sua storia millenaria.
Un tributo alla storia e alla cultura di Agrigento
Agrigento, fondata nel VI secolo aC con il nome di Akragas , è uno dei siti archeologici più straordinari del Mediterraneo. La città, oggi riconosciuta Capitale Italiana della Cultura 2025 , rappresenta una fusione di civiltà, dalla grecità classica ai fasti barocchi. La moneta da 5 euro celebra proprio questo patrimonio unico, raffigurando alcuni dei suoi simboli più preziosi.
La scelta di omaggiare Agrigento attraverso la numismatica si inserisce in una tradizione consolidata dalla Collezione Numismatica della Repubblica Italiana, che ogni anno racconta il Paese attraverso monete dedica a eventi, ricorrenze e figure emblematiche.
I dettagli della moneta: arte e simbolismo
Realizzata in rame puro , la moneta ha un diametro di 32 mm , un peso di 15 grammi e presenta un bordo zigrinato continuo . Si tratta di una moneta Fior di Conio, ovvero priva di segni di circolazione e destinata principalmente al collezionismo.
Il design, curato con grande maestria da Uliana Pernazza , è un vero tributo alla storia di Agrigento. Le due facce della moneta racchiudono un racconto iconografico che parte dalla grandezza dell’antica Akragas e giunge fino al prestigioso riconoscimento come Capitale della Cultura.
Il dritto della moneta: un viaggio nell’architettura greca
Sul dritto della moneta, al centro, troviamo una rappresentazione dei resti del Tempio dei Dioscuri, risalente al I secolo a.C. Questo tempio, tra i più suggestivi della Valle dei Templi, è un simbolo dell’antica grandezza della città.
Alla sua destra, spicca un dettaglio raffinato: un gocciolatoio con protome leonina, elemento architettonico che dimostra l’abilità degli antichi architetti nel fondere funzionalità ed estetica.
In alto, si legge la scritta “Repubblica Italiana”, mentre a sinistra, incastonato in una cornice rettangolare, confronta il Telamone, figura colossale che un tempo sorreggeva il Tempio di Zeus Olimpio. A completare l’opera, troviamo la firma dell’artista U. Pernazza .
Il rovescio della moneta: l’eredità dell’antica Akragas
Sul rovescio è protagonista l’ Efebo di Agrigento , una delle sculture più affascinanti del V secolo aC, testimone della straordinaria abilità degli scultori greci nella resa del corpo umano. L’Efebo rappresenta non solo un capolavoro artistico, ma anche il legame tra passato e presente.
A sinistra, una piccola moneta raffigurante un granchio , antico simbolo di Akragas, rievoca il glorioso periodo in cui la città era una delle più ricche e potenti del Mediterraneo.
Nel giro della moneta si trovano le scritte “Agrigento 2025” e “Capitale Italiana della Cultura”, a sottolineare il prestigioso riconoscimento ricevuto dalla città. In alto a sinistra è presente il segno di spunta, mentre a destra il valore “5 euro” .
L’arte numismatica: tra tradizione e innovazione
Questa moneta non è solo un oggetto da collezione, ma una testimonianza del ruolo fondamentale che la numismatica riveste nella conservazione della memoria storica. Ogni dettaglio è stato studiato per valorizzare il patrimonio culturale di Agrigento, trasformando un oggetto di uso comune in un’opera d’arte in miniatura.
La Zecca dello Stato, con questa emissione, dimostra ancora una volta come il design e la tradizione possono convivere in perfetta armonia , dando vita a monete che sono molto più di semplici strumenti di pagamento: sono piccoli gioielli di storia e cultura.
L’importanza delle emissioni numismatiche nella valorizzazione del patrimonio
Le monete celebrative hanno un grande potenziale nella promozione del patrimonio artistico e storico di una nazione. Attraverso il loro design, riescono a trasmettere messaggi profondi e a rendere omaggio a città, eventi e personalità di spicco.
Quella dedicata ad Agrigento 2025 è un chiaro esempio di come la numismatica possa essere uno strumento per diffondere la conoscenza del nostro passato, mantenendo viva l’attenzione su luoghi e simboli di grande valore culturale.
Agrigento Capitale della Cultura 2025: un riconoscimento significativo
L’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025 ad Agrigento non è casuale. La città siciliana, con la sua storia millenaria e il suo patrimonio archeologico senza eguali, rappresenta un ponte tra il passato glorioso della Magna Grecia e il presente di un’Italia che punta sulla cultura per il suo futuro.
Questo riconoscimento porterà visibilità internazionale, incentivando il turismo e le iniziative culturali che valorizzeranno ulteriormente le bellezze della città.
Collezionisti e appassionati: l’attrazione della moneta da 5 euro
Per gli amanti della numismatica, questa moneta rappresenta un pezzo unico . Le monete commemorative italiane sono da sempre oggetto di grande interesse, e questa nuova emissione dedicata ad Agrigento non farà eccezione. Il valore collezionistico di questa moneta potrebbe crescere nel tempo, rendendola un’opportunità da non perdere per chi desidera possedere un frammento della storia italiana.
Un ponte tra passato e futuro: riflessioni finali
La moneta dedicata ad Agrigento Capitale della Cultura 2025 è molto più di un semplice pezzo di metallo. È un omaggio all’arte, alla storia e alla cultura di una delle città più affascinanti d’Italia. Il suo design, studiato nei minimi dettagli, crea un ponte tra il passato glorioso dell’antica Akragas e il futuro della città come centro di cultura e innovazione.
In un’epoca dominata dal digitale, una moneta fisica diventa un simbolo tangibile dell’identità italiana, capace di trasmettere emozioni e significati profondi. Questa emissione ci invita a riflettere su come il passato possa essere celebrato e reinterpretato attraverso strumenti moderni, mantenendo viva la memoria storica per le generazioni future.
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