I carabinieri del Centro Anticrimine Natura del Comando provinciale di Agrigento, hanno denunciato 47 persone, quasi tutti agrigentini, per abbandono, gestione illecita, traffico, ricettazione e combustione illecita di rifiuti. L’attività ha avuto origine da un mirato controllo del territorio dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Agrigento. Un primo monitoraggio del territorio è stato eseguito dal personale del Centro Anticrimine Natura con il supporto del 9° nucleo aeromobili di Palermo. Attraverso l’ausilio dell’elicottero sono state individuate le aeree di maggiore interesse operativo, una volta georeferenziate e fotografate sono state oggetto di comunicazione all’Autorità giudiziaria che ha disposto il monitoraggio attraverso l’installazione di telecamere.
Gli episodi di abbandono e smaltimento illecito sono stati innumerevoli con diversi livelli di gravità. Si sono accertati i classici lanci di sacchetti o abbandono di qualche busta ma anche scarichi attraverso mezzi pesanti di materiali di risulta da ristrutturazioni o demolizioni di immobili, che dovevano invece essere conferiti in discarica. Nell’area oggetto di osservazione ad ogni ora del giorno e della notte sono stati abbandonati rifiuti anche speciali e pericolosi come cassoni e onduline in eternit, in maniera consapevole e in violazione delle norme del testo unico ambientale. I militari per uno degli incendi verificatisi nell’area hanno immortalato le fasi di scarico e accensione dei materiali che subito dopo sono stati in parte prelevati e sequestrati, consistenti in un copioso numero di faldoni d’archivio contenenti documentazione fiscale e sanitaria.
Altra tipologia di materiale veniva altresì incendiato per liberare il ferro o rame dalle plastiche ed essere poi rivenduto, con ingenti danni per l’ambiente in relazione ai quantitativi di diossina liberatisi dalla combustione. Gli autori dei reati ben visibili all’occhio delle telecamere sono stati identificati, rintracciati e denunciati. Il Gip del tribunale di Agrigento, sempre su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo di due automezzi, oltre alla sospensione della patente di guida da 1 a 4 mesi. Le attività di monitoraggio ambientale promosse dall’Arma dei Carabinieri per la tutela della salute dei cittadini abbracciano l’intero ambito del Testo unico Ambientale e comprendono il ciclo del cemento, la depurazione delle acque, le immissioni in atmosfera, la tutela del suolo.
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